Bassa

Sagra del contadino, tributo alla tradizione

La sfilata dei trattori d'epoca, il mercato contadino: la Sagra del contadino di Mairano ripete il consueto successo
Un momento della sagra
Un momento della sagra
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C’è qualcuno che, al grido di «si stava meglio quando si stava peggio», non perde occasione per rimpiangere i tempi che furono. Anche se non è proprio così, non c’è dubbio che riannodare i fili del proprio passato suscita sempre sensazioni positive.

La Sagra del contadino di Mairano, andata in scena nel fine settimana, è da sempre una bella occasione per rivivere, attraverso una scenografia studiata in tutti i particolari, la vita quotidiana dei mairanesi di inizio ’900. Domenica, nell’ultima giornata dedicata alla sagra, le vie del paese sono state letteralmente prese d’assalto dalle migliaia di visitatori che con grande interesse hanno seguito le molteplici attività proposte, a partire dalla sfilata dei trattori d’epoca della Bassa bresciana, organizzato dai «Gnari del tratùr vècc». Nel corso della calda giornata sono state proposte rievocazioni storiche dei vecchi mestieri e dimostrazioni su come si preparavano i biscotti contadini. Attivati anche molti laboratori; fra questi, uno di bella scrittura, uno didattico e un altro del riciclo e riuso. Nel pomeriggio vi è stata pure una sfilata di abiti da sposa.

Protagonista indiscusso della sagra del contadino è il Museo della civiltà contadina dedicato a Dino Gregorio. Ed è proprio attorno a questa suggestiva realtà che da quattordici anni si organizza questa festa, sempre più bella e curata nel dettaglio: sono stati molti i visitatori che hanno approfittato anche del mercato contadino, allestito in piazza Europa, dove si potevano acquistare prodotti tipici.

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