Rubati 4mila metri cubi di sabbia dal cantiere dell’ex Sheratonn di Bagnolo Mella
Secondo la relazione redatta da Arpa furono sottratti circa 4.000 metri cubi di sabbia e ghiaia nell’area comunale dell’ex Sheratonn in viale Italia a Bagnolo Mella. Dal canto suo il Comune ha quindi sporto denuncia per chiudere definitivamente l’iter iniziato con il sequestro di una parte dell’area ad aprile 2023.
A rendere nota la decisione è stata una delibera di Giunta nella quale si evince la volontà, in via cautelativa, da parte degli amministratori di sporgere querela per il furto di 4.000 metri cubi di ghiaia e sabbia sul terreno di proprietà comunale destinato a parco pubblico.
Nella delibera di Giunta, datata 21 dicembre, viene spiegato nel dettaglio l’accaduto: «In data 15/05/2023 - si legge nel documento - è pervenuta da Arpa Lombardia la relazione finale contenente i risultati delle indagini volte ad accertare il quantitativo di ghiaia e sabbia escavato in assenza di autorizzazione presso il sito ex Sheratonn in viale Italia oggetto di trasformazione urbanistica e che da tale relazione risulta un ammanco di un quantitativo di circa 4.000 metri cubi».
E ancora: «Considerato che l’escavazione di tale materiale è avvenuta all’interno di un’area di proprietà comunale da destinare a parco pubblico - prosegue il documento - riteniamo pertanto cautelativo, al fine di non incorrere in possibili omissioni di atti d’ufficio, procedere sporgendo formale denuncia contro ignoti per il presunto furto di materiale inerte, a seguito dell’attività di escavazione difforme a quanto autorizzato all’interno del lotto di proprietà comunale».
Il ripristino
Un «atto dovuto» come sottolinea anche il vicesindaco di Bagnolo Mella Cristina Almici. «Questa delibera - osserva - va a chiudere definitivamente un iter iniziato ad aprile dello scorso anno con un sequestro. Ad oggi comunque l’area è stata completamente ripristinata e a breve sarà terminato anche il parco».
Si chiude così definitivamente un capitolo dell’area ex Sheratonn. «Come riportato nella delibera di Giunta - precisa il direttore generale di Arpa Lombardia Fabio Cambielli - trattasi di materiale naturale escavato pari a circa 4.000 metri cubi, scoperto dai tecnici del dipartimento di Arpa ad aprile 2023 durante le attività delegate dalla Procura».
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