Riparte dal lavoro la nuova vita di Pinky

«Ho smesso di sognare, ora vivo nella realtà». Sono le parole di Parvinder Aoulakh, soprannominata Pinky, la 26enne di origini indiane alla quale lo scorso 20 novembre a Dello, nel Bresciano, il marito diede fuoco perché troppo occidentale. La giovane ha ricominciato a lavorare come dipendente di uno studio che gestisce pratiche per il mondo agrario. «Faccio qualche ora al mattina, mi aiuta a superare la depressione. È un piccolo passo avanti, so che il percorso sarà lungo».
La donna, segnata sul corpo dal fuoco, non tornerà invece nella casa dove viveva con il marito e i due figli nonostante la Procura di Brescia abbia dissequestrato l'immobile. «Sono tornata in quella casa per prendere le mie cose e non è stato facile» ha spiegato la giovane. «Non ci torno a vivere, per me e per i miei figli che hanno assistito alla scena. Quell'appartamento - aggiunge - per me era tutto. In quella casa avevo i miei sogni che sono ormai tutti svaniti».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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