Bassa

Ringraziamento Coldiretti tra orgoglio e preoccupazione

In mattinata la sfilata dei trattori. Sullo sfondo l'annata complicata del comparto suinicolo e la crisi dei bovini da carne
Coldiretti in festa
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«La Terra, elemento di vita che nutre il pianeta». È questo il principio celebrato da stamane a Ghedi per la giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti Brescia. In seguito alla sfilata mattutina dei trattori vecchi e nuovi con arrivo nel centro del paese, alle 10 monsignor Gian Mario Morandini ha celebrato la Santa Messa con don Claudio Vezzoli e don Tullio Donati nella chiesa di Santa Maria Assunta. A mezzogiorno è iniziata la degustazione di prodotti «a km zero», dopo la benedizione dei presenti e delle macchine agricole ed il saluto delle autorità.
 
«Dopo 26 anni ritorna a Ghedi la giornata che ricorda i doni della terra e, soprattutto in questo difficile momento economico - ha affermato Giacomo Lussignoli, responsabile zona di Coldiretti e presidente di Condifesa -, siamo orgogliosi di aprire le porte all’associazione».
 
La festa giunge a due giorni dalle previsioni di Coldiretti sull’annata agraria 2014 della provincia bresciana. Non stupiscono, ma confermano le preoccupazioni degli agricoltori di settore, l’andamento del comparto suinicolo che perde quattordici milioni di euro rispetto al fatturato 2013 e la crisi dei bovini da carne solamente attenuata dai contributi Pac che hanno permesso a molte realtà di rimanere in piedi.
 
Il clima avverso poi, con una estate scandita da una pioggia continua, ha messo in ginocchio il settore vitivinicolo ed olivicolo con una diminuzione di 4 milioni di euro di ricavi. In lenta risalita la produzione vegetale di mais ed orzo, ma ancora lontana dai dati di produzione del 2011. Come da pronostico (e di certo non fa male ricordarlo), il settore avicolo subisce una leggera contrazione, mentre Brescia mantiene il primato in Italia tra le province produttrici di latte, con una percentuale in costante e continuo aumento: qui viene prodotto l’11,8% del latte italiano, circa il 41% del latte lombardo. Perde invece terreno la produzione ortofrutticola soprattutto a causa dell’embargo russo e a tal proposito Ettore Prandini, vicepresidente di Coldiretti nazionale, auspica che l’indennizzo attribuito dall’Ue alle Op venga nel prossimo futuro spalmato alle aziende agricole.
 
Andrea Colombo

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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