Rimborso alla Sa-Fer: arriva l’ok dal Consiglio di Stato
L’Amministrazione comunale di Azzano Mella respira e festeggia. Ieri il Consiglio di Stato (Quarta sezione; presidente Paolo Numerico; consigliere relatore-estensore Fabio Taormina) ha dissolto l’incubo di un onerosissimo immediato rimborso (quasi tre milioni tra capitale, interessi e accessori) alla società Sa-Fer di Corte Franca alla quale Esselunga aveva affidato la realizzazione ad Azzano del polo logistico per la movimentazione delle merci, progetto definitivamente tramontato, ed ora - l’ipotesi è di questi giorni - parrebbe localizzabile nell’area Stefana di Ospitaletto.
Venuta meno - per ragioni ambientali e di traffico stradale - la edificabilità ad Azzano del megadeposito di Esselunga, Sa-Fer, in possesso della licenza edilizia rilasciatale dalla precedente Amministrazione, alla quale aveva versato oltre 5 milioni di oneri di urbanizzazione, ha intimato l’immediata restituzione della somma.
La rinnovata Amministrazione azzanese ha provveduto a rimborsarne la metà circa (2milioni e 399mila euro), e per scongiurare il rischio del dissesto di cassa ha approvato un piano di riequilibrio finanziario decennale (2013/2022) per la restituzione dei residui 2 milioni e 614mila euro. Sa-Fer non ha accettato questa soluzione, prioritariamente contestando al Comune di avere deciso unilateralmente, non concordando il piano di rateizzazione sulla base della durata massima di tre anni. Da tutto ciò ha preso le mosse l’azione giudiziaria di Sa-Fer che, ottenuto nel 2013 un decreto ingiuntivo vincolante il Comune al saldo, ha chiesto l’annullamento del «piano di riequilibrio finanziario» votato dal Consiglio comunale.
L’istanza non ha avuto successo. La restituzione del credito vantato da Sa-Fer avverrà, perciò, in dieci anni. Si dissolve così il rischio di default di bilancio con pesantissime conseguenze per l’intera comunità.
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