Rifiuti sospetti: sotto sequestro l’area ex Sheratonn
Sigilli della Procura a una parte dell’area ex Sheratonn a Bagnolo e tre indagati. Nel mirino la presenza di rifiuti che saranno analizzati dai carabinieri del Nucleo operativo ambientale. È stato affisso ieri mattina il cartello di sequestro su una delle recinzioni che delimitano il cantiere che si trova a ridosso sulla strada principale del paese, in via Antonio Gramsci. La parte della zona circoscritta con del nastro rosso e bianco sarebbe quella destinata a verde pubblico.
«Prendiamo atto che una parte dell’area ex Sheraton è stata posta sotto sequestro - questo l’intervento del vicesindaco e assessore all’Ambiente Cristina Almici - quello che possiamo dire è che agenti di Polizia giudiziaria sono venuti in Comune a chiedere le copie di alcune pratiche inerenti l’area destinata all’intervento stesso e non invece quella dove dovrebbe sorgere l’esercizio commerciale. Naturalmente, data la nuova situazione che si è venuta a creare, la fase di collaudo sarà sospesa fino a nuovo ordine».
L’area, di oltre 20mila metri quadrati, venne bonificata con le operazioni iniziate a maggio del 2013 e concluse nel 2017 con il collaudo finale. Tutta la procedura, condotta dalla proprietà, venne seguita da Arpa e dall’Ente Provincia. Si tratta di un’area sulla quale, grazie a un progetto di rigenerazione urbana, sono previsti vari interventi: oltre alla possibilità di costruire nuove case, saranno realizzati un parcheggio, un centro commerciale e un’area verde, mentre una nuova rotonda collegherà l’uscita che sboccherà in via Lizzere con viale Italia. «Come Amministrazione - conclude la vicesindaca Almici - nella persona del responsabile tecnico dell’urbanistica, siamo stati nominati custodi dell’area. Attendiamo che vengano chiariti i contorni di questa situazione questo è anche a tutela del nostro Comune». Agli agenti della Polizia locale toccherà invece la sorveglianza dell’area in questione.
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