Bassa

Rifiuti all’isola: nuove regole e più burocrazia per le aziende

Da marzo artigiani, banche e negozi devono presentarsi anche con il formulario
Immondizia. La novità riguarda le utenze non domestiche di Isorella e Visano
Immondizia. La novità riguarda le utenze non domestiche di Isorella e Visano
AA

A Isorella e Visano la Eco-card non basterà più. Per attività artigianali, commerciali, uffici, banche, esercizi pubblici e associazioni è in arrivo un cambio di abitudini che fa un po’ sbuffare. Però è doveroso: bisogna adeguarsi alla normativa, come del resto hanno già fatto la maggior parte delle isole ecologiche del territorio.

Cosa cambia. Dal primo marzo, tutte le utenze non domestiche di Isorella e Visano potranno conferire i loro rifiuti al centro di raccolta solamente presentando, oltre all’Eco-card, anche il formulario di identificazione dei rifiuti. Ovviamente la Cbbo, che gestisce anche le isole, garantirà sempre loro il servizio porta a porta, per le quantità e qualità di rifiuti previste da regolamento. «Ci rendiamo conto di chiedere un ulteriore sforzo alle attività, ma ce lo impone il decreto legislativo 152 del 2006: c’è una stretta, non possiamo più aspettare», spiegano Chiara Pavesi, sindaco di Isorella e Francesco Piacentini, sindaco di Visano.

«L’obiettivo è monitorare meglio gli ingressi all’isola ecologica e i rifiuti conferiti - prosegue la Pavesi -. Essi saranno pesati e il peso verrà registrato sul formulario, che poi sarà restituito all’utente. Questo non significa assolutamente che le attività pagheranno sulla base del conferito: il sistema di calcolo della tariffa non cambierà, essa non è puntuale». C’è da dire, comunque, che molte utenze non domestiche non si affidano in modo abitudinario all’eco-piazzola perché o producono soprattutto rifiuti speciali, che necessitano di canali di smaltimento diversi, oppure basta loro il servizio porta a porta. Ma le restanti, abituate o obbligate, a conferire al centro di raccolta, lamentano il fatto di essere sempre più appesantite dalla burocrazia. Inoltre, in un periodo non proprio florido dal punto di vista economico, ogni piccolo costo in più diventa la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.

«Chi non li ha già, dovrà acquistare il formulario e il registro di carico e scarico e farli vidimare alla Camera di Commercio o all’Agenzia delle Entrate; dovrà inoltre iscriversi all’Albo nazionale dei Gestori ambientali (200 euro, mentre il rinnovo annuale circa una cinquantina) e alcuni saranno tenuti alla compilazione del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale)», ha spiegato agli interessati la Cbbo durante l’assemblea informativa: i costi sono contenuti, ma ci sono.

Differenziata. Insorge poi un dubbio, soprattutto fra i commercianti: «Bisogna trasportare i rifiuti all’isola ecologica con un mezzo intestato all’azienda, e chi non ce l’ha?», si chiedono. Intanto, sempre sul fronte raccolta differenziata, Isorella sta pensando all’opportunità di organizzare incontri informativi rivolti alle utenze domestiche, visto che negli anni è stato registrato un peggioramento delle percentuali: ora ci si aggira attorno al 76%, ma, in passato, il paese aveva raggiunto l’80% ed era stato premiato come «Comune Riciclone».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia