Bassa

Ricomincia la scuola, ma senza sostegno: la protesta

Le mamme amareggiate per l’assenza di avvisi hanno incontrato il sindaco: il comune provvede, ma in ritardo
BIMBI SENZA ASSISTENTI, SCOPPIA IL CASO
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La campanella è suonata anche nelle scuole di Manerbio, ma per una trentina di bambini diversamente abili l’anno scolastico è iniziato senza la loro assistente ad personam, una figura di riferimento essenziale e obbligatoria per questi alunni. Una questione molto delicata che sta generando, anche sui social, parecchie polemiche. Due mamme si sono fatte portavoce del disagio e ne hanno discusso con il sindaco per avere dei chiarimenti.

«Siamo davvero rammaricate perché di questo grave disservizio il Comune non ci ha informate - raccontano Ramona Martani e Valentina Taglietti -. I bambini manerbiesi che frequentano elementari, medie e superiori sono senza assistente da un paio di giorni, ma è andata peggio alle famiglie che portano i propri figli disabili al nido e all’asilo, qui è da inizio settembre che sono in questa situazione». Un problema che interessa sei diverse scuole, plessi dove sono dislocati gli studenti, grandi e piccoli, che necessitano di assistenza: dal Pascal all’Istituto comprensivo, dagli asili statali a quelli privati, dalle scuole paritarie fino oltre confine, al Centro di formazione professionale di Verolanuova.

Un pesante disservizio quindi che l’Amministrazione comunale, in attesa della conclusione della procedura di affidamento a una cooperativa che molto probabilmente si chiuderà a fine ottobre, ha cercato di tamponare con un affidamento d’urgenza per trentacinque giorni al gestore uscente e il tutto a un costo di circa 40mila euro. «L’unico nostro errore è stato quello di non aver avvisato le famiglie circa questo ritardo - spiega il sindaco Samuele Alghisi -. Un ritardo di cui eravamo a conoscenza, ma che riguarda il tentativo di migliorare il servizio attraverso la realizzazione di un bando, tra l’altro con un incremento notevole di risorse: 170mila e 270mila euro. La nostra unica finalità - continua il primo cittadino - è quindi quella di elevare la qualità del servizio da offrire alle famiglie e alla scuola». Inoltre, secondo il primo cittadino, le cause sarebbero da ricercare «in lungaggini burocratiche e in tempi tecnici da rispettare». Durante l’incontro con le rappresentanti delle mamme il sindaco Alghisi ha promesso una temporanea - quanto repentina - soluzione del problema: da oggi quindi i trenta ragazzi disabili dovrebbero trovare a dare loro il benvenuto a scuola un’assistente personale. In attesa che a fine ottobre la situazioni torni alla normalità. 

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