Rapita e mandata nuda nel bosco, al processo la donna nega tutto
Colpo di scena nel processo in corso a palazzo di giustizia nei confronti del 25enne Jonathan Satta accusato di aver sequestrato la fidanzata che voleva lasciarlo e averla costretta a camminare nuda nel bosco lo scorso 24 marzo.
Questa mattina è stata ascoltata in aula l'ex fidanzata che ha fornito una versione dei fatti completamente diversa, ha negato di essere stata privata della libertà e spiegato di avere sempre avuto la possibilità di scendere. La donna ha anche dichiarato di aver detto il falso ai carabinieri perché temeva di essere lasciata e ha detto di non aver rilasciato alcune dichiarazioni che invece sono a verbale.
Nel corso dell’udienza è stata prodotta una mail che la stessa giovane ha mandato alla segreteria del pubblico ministero titolare dell’inchiesta nei mesi scorsi. Il 23 ottobre la ragazza scrive infatti di voler parlare con il pm per ritrattare, perché non aveva detto la verità durante le indagini. La segreteria del pubblico ministero, con l’imputato in carcere, risponde: «Racconterà tutto il giorno dell’udienza il prossimo 16 dicembre».
Il pm in aula ha spiegato di non aver visto la mail. Sulla scorta delle dichiarazioni della presunta vittima e alla luce della mail inviata due mesi fa, i difensori dell’imputato hanno presentato istanza di scarcerazione del 25enne imputato.
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