Raduno oltre il tempo per i vecchi «cinquantini»
Il profumo di olio di ricino bruciato nell’aria, il ronzare metallico dei motori che girano alti, in un salto nel passato che riporta ai fasti dei «cinquantini» truccati degli anni Sessanta. Quando bastava un Gori, piuttosto che un Aspes, un Fantic Motor o un motore Minarelli per sentirsi un campione delle due ruote e dominare il proprio quartiere, sfrecciando oltre i limiti del codice.
Anche questo è stato il Settimo raduno dei Cinquantini Dop (dove Dop sta per ‘dopati’, ossia truccati…) organizzato dal Motoclub Playmotor di Carpenedolo del presidente Giorgio Bellandi. Sempre brillante la formula: una passeggiata di una cinquantina di chilometri lungo percorsi suggestivi e carichi di storia, come le località delle battaglie risorgimentali o i museo archeologici della zona delle colline moreniche del basso Garda.
Un evento a cui hanno partecipato un’ottantina di veicoli e diversi rappresentanti di motoclub di Brescia e delle province limitrofe.
ro.ma.
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