Bassa

«Radio Kiev»: «Tutta l'Europa ci è vicina»

Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. I racconti di Slava che ogni giorno parla con chi vive in patria
Boris Johnson con Volodymir Zelenski - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Boris Johnson con Volodymir Zelenski - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava è sorpreso positivamente dell'arrivo segreto del primo ministro della Gran Bretagna, Boris Johnson: «Il giorno dopo la visita dei leaders dell'Europa dell'Italia, Germania, Francia e Romania oggi l'arrivo del premier britannico rinforza le speranze di noi ucraini. Tutta l'Europa, in modo diverso, ci è vicina. 

Si sa che l'Inghilterra pensava a una costruzione di un patto con noi, Polonia e Paesi Baltici. Saremmo di fronte a due buone possibilità, si tratta alla fine di rimanere nella partita con l'Occidente. 

Il campo di combattimento è così: i russi avanzano molto lentamente, è molto dura per i due eserciti, c'è molta stanchezza da tutte e due le parti, di truppe fresche non se ne parla. In arrivo le nuove armi dagli Stati Uniti, armi strategiche per resistere con più forza. 

Mia moglie Natascia domani parte per l'Ucraina. Prende il pulman da Brescia e va direttamente a Leopoli, 24 ore di viaggio e dopo un treno da Leopoli a Dnipro, come da Napoli a Milano Centrale, altre 20 ore. Va a trovare i suoi parenti, diverse cose da sistemare. È un viaggio complicato. Sono un poco preoccupato. Sarei stato più preoccupato prima quando i russi stavano addosso a Kiev. Ma adesso il viaggio lungo avviene nel cuore della guerra. Non c'è altro da fare che sperare con i miei figli e con i miei amici. Sperare che tutto vada bene».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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