Bassa

Radio Kiev: «La terza guerra mondiale è iniziata in Ucraina»

Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana
La nave distrutta a Berdjansk - Foto Epa/Facebook © www.giornaledibrescia.it
La nave distrutta a Berdjansk - Foto Epa/Facebook © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava, è passato più di un mese dall'inizio della guerra e in qualche minuto del giorno non capiamo bene se siamo nella realtà o in un incubo: «Purtroppo i morti parlano e i bambini morti aumentano. Mariupol è una città di eroismo. L’Ucraina combatte con la Russia, la ferma e in qualche parte la sconfigge. Zelenski non chiede un intervento militare, chiede armi, i nostri uomini avanzano sei volte di più di quello che è necessario.

Dobbiamo capire che la terza guerra mondiale è cominciata solo che i combattimenti sono in Ucraina, se non si ferma, è il disastro generale. Da noi dicono, se brucia il garage brucia anche la casa e perciò non abbiamo paura di niente, il garage è bruciato». 

«Stamattina è stato colpito un porto ucraino occupato dalla Russia, quel porto è stato usato per portare armi e avanzare nelle città del sud. Berdjansk è il nome del porto, è importante perchè doveva arrivare una grande nave russa per portare truppe di avanzamento che volevano usare per prendere Odessa. Sulla nave c’erano 20 carri armati, 140 carri armati più piccoli e 400 uomini delle truppe speciali. Questa nave è stata completamente distrutta. La nave si chiamava Orsk. 

Il morale dell'esercito ucraino e della popolazione è molto alto. Sono stati abbattuti quattro elicotteri che si avvicinavano dalla Crimea verso Kherson. Il Covid della mamma assomiglia ormai a un'influenza, non sono riuscito a convincerla a vaccinarsi. Ci sono molti casi di virus, ma la guerra è più importante della pandemia. I miei amici stanno bene, Odessa è più tranquilla e Kiev più tranquilla di prima. Vediamo come andrà avanti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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