Radio Kiev: «La situazione in guerra si sta modificando»
Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.
Gli scontri ad est e a sud dell'Ucraina avvengono in un cerchio strategico in cui avanzate e ritirate sono all'ordine del giorno. Slava, il nostro corrispondente ucraino invia immagini e commenta quanto avviene: «Succede quanto avevamo annunciato, le truppe russe sono in difficoltà e le nostre colpiscono e si ritirano, tutto rimane come fermo, anche se in alcune città la battaglia è nettamente a favore di Zelensky.
Le città strategiche, in questo momento sono Karkiv, a est, vicino al confine russo e lì gli ucraini sono in vantaggio, come a Izium e a Lugansk; la partita su Kherson è complicata anche se sul fiume Dniper le rive sono ben controllate e i ponti resi inutilizzabili per i carri armati russi i quali cercano di attaccare Baku vicino a Donesk.
Sembrava fatto per Putin a est e a sud dell'Ucraina, desiderava sedersi a un tavolo di trattative per chiedere una fetta orientale e il meridione da attaccare alla Crimea e invece proprio verso la Crimea arrivano i missili forniti dagli americani. Ora, piano piano, si modifica la situazione della guerra. Incrocio le dita e spero che arrivino ancora armi e munizioni promesse dall'Occidente».
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