Bassa

Radio Kiev: «La Russia vuole trattare sul grano, segno che è in difficoltà»

Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in Ucraina
La guerra in Ucraina è cominciata il 24 febbraio - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
La guerra in Ucraina è cominciata il 24 febbraio - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava rilancia la notizia del presidente Zelenski e del suo Capo di Stato Maggiore Generale: «È partito l'ordine di lanciare la controffensiva nel sud. Proprio oggi il Capo di Stato Maggiore Generale ucraino ha dichiarato - eccezionalmente, perché parla poco - che il fronte è stato stabilito nel senso che i russi non sono in grado di avanzare oltre, vuol dire che è cominciata la battaglia strategica dell'esercito ucraino, durerà dai quindici giorni a un mese e in questo tempo si giocherà il destino di questa guerra.

Gli ucraini sostengono che si aspettano poco o niente dall'incontro tra Turchia e Russia, questa è la dimostrazione che i russi sono in difficoltà, sono pronti a concedere l'apertura dello sbocco al grano per sedersi a trattare, non ce la fanno più

La questione del grano è esagerata, non è che l'Europa vive o muore per il nostro grano, noi siamo al dodicesimo posto della produzione del grano e Putin finge di aprire a una disponibilità per coprire le difficoltà incontrate nel conflitto.

È stato pubblicato un report interessante sul rapporto tra il regime russo e la popolazione, tra il consenso alla guerra e la dirigenza politica. E' emerso che chi sostiene la guerra contro l'Ucraina sono gli over sessanta mentre i giovani fino ai 30-40 anni sono soltanto il 16% favorevoli. Il futuro della Russia non crede alla guerra in Ucraina. 

Sono dei piccoli segnali di cambiamento, ci vorrà tempo, ma il vento, lentamente, sta cambiando. E appena il frigorifero conterà più della televisione, allora Putin sarà in grandissima difficoltà. Il paragone tra frigorifero e la televisione, è il rapporto tra la necessità del cibo e dello spettacolo. Presto il cibo scarseggerà in Russia e allora anche gli over sessanta cambieranno parere. 

Ricordatevi: appena la televisione si spegnerà e nel frigo la lucina non darà segno di vita, non si vedrà il cibo, si spegneranno anche le fiamme del conflitto. In guerra come in pace, la prima necessità è sfamare il popolo, poi un tetto sulla testa e insieme la pace, la speranza della serenità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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