Bassa

Radio Kiev: «La guerra ha rinvigorito la nostra resistenza»

Le riflessioni di Slava per la festa dell'indipendenza dell'Ucraina che si tiene oggi, 24 agosto
Una ragazza sventola una bandiera ucraina davanti a un carro armato a Kiev - Foto Roman Pipely Epa © www.giornaledibrescia.it
Una ragazza sventola una bandiera ucraina davanti a un carro armato a Kiev - Foto Roman Pipely Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Oggi, 24 agosto, giorno dell'Indipendenza dell’Ucraina, festa nazionale nel tempo della guerra che da qualche ora scandisce i sei mesi di resistenza con contrattacchi verso il sud di Kherson e della Crimea, il presidente turco Erdogan e quello italiano Draghi dichiarano l'intangibilità dei territori ucraini, compresa la Crimea, mentre l'ex capo della Cia, il generale David Petraeus, è pronto a puntare su una vittoria finale dell'Ucraina per l'abilità nell'uso delle armi inviate dall'Occidente e la capacità di resistenza del popolo. 

Dunque, parliamo con il nostro Slava, collaboratore sulla guerra, con lui condividiamo le ore della festa e le buone notizie nazionali e internazionali quando si temeva un brutale contropiede di Putin: «Cosa volete che possa combinare di peggio, più di quanto abbia già fatto. Noi tutti ci facciamo gli auguri, sia in Italia che in Ucraina, è un sacrificio particolare per gustare questa nostra festa. 

Quando è successo nel 1991 non sentivamo niente di particolare, ma la guerra ha dato forza a questa nostra indipendenza e quest'anno la viviamo in modo particolarmente forte. Qui si sente che qualcosa sta per finire e qualcosa sta per incominciare.

Zelensky ha proclamato che la guerra finirà quando tutti i territori saranno riconquistati compresa la Crimea. 

Eravamo preoccupati per un attacco missilistico travolgente e nell'ultima mezz'ora sono stati lanciati missili anche dalla Bielorussia. Per adesso, la paura di un colpo decisivo russo, è rientrata. Ma deve passare la notte».

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