Bassa

Radio Kiev: «I soldati ucraini avanzano verso il confine russo»

Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in Ucraina
I resti di un carro armato a Kharkiv - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
I resti di un carro armato a Kharkiv - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

«Pian pianino, passo dopo passo, i nostri soldati ucraini si avvicinano al confine con la Russia dopo aver ripreso pienamente Kharkhiv». 

Slava, il nostro riferimento ucraino sulle vicende della guerra, è relativamente ottimista, «anche se non si può dire che sia successo qualcosa di definitivo...Mia madre, ieri, ha chiamato sua sorella Valentina che vive a Kharkhiv e ha sentito notizie buone: non si spara più nella città, gli spari sono lontani e il fuoco è scomparso. I soldati ucraini, lentamente avanzano verso il confine con la Russia. 

In Ucraina fa molta notizia la presa di posizione dei finlandesi e degli svedesi di entrare nella Nato. All'inizio della guerra contro di noi, in Finlandia soltanto il 25% era d'accordo di entrare nella Nato e adesso, dopo quasi tre mesi in cui la resistenza ucraina ha inchiodato l'esercito russo, circa l'80% in Finlandia chiede di entrare nella Nato. 
Si scopre che la Russia non è invincibile, non è imbattibile.

Stiamo vivendo un tempo di grandi cambiamenti, la storia sta facendo un movimento molto interessante e noi lo viviamo sulla nostra testa più di altri.  Certamente è un tempo difficile, per noi ucraini è un tempo sporcato da tanto sangue, ma è il nostro tempo e dobbiamo viverlo senza paura. E il nostro destino».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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