Pullman ribaltato ad Azzano Mella, gli studenti: «Abbiamo sfondato i vetri»
A dieci alle sette il sonno si fa ancora sentire tra gli studenti che viaggiano verso la città. Gli occhi sono pesanti ma alla prima sbandata l’attenzione si accende tra le file di sedili. Il mezzo si intraversa sulla strada infangata e i più sentono che l’autista tanta di correggere l’imbardata contrasterzando. Ma la trazione posteriore, la massa e il fango scivoloso come sapone fanno il resto. La ruota anteriore destra del bus esce dalla carreggiata, perde il contatto con l’asfalto viscido e il mezzo, intraversato, segue per gravità la direzione della ruota. Poi è un film che si consuma in pochi secondi.
A stabilire la cause saranno gli accertamenti della Polizia stradale di Desenzano del Garda, ma a quanto pare, dalle testimonianze dei passeggeri l’autista, proprio a causa delle condizioni della carreggiata, non è più riuscito a controllare il pullman che ha terminato la propria corsa ribaltandosi in via Caduti del Lavoro ad Azzano Mella nel campo a bordo strada, fortunatamente dalla parte dove non c’era la roggia piena d’acqua, il Gandovere. Sul posto in supporto della Polizia stradale, sono arrivati anche i Carabinieri della Compagnia di Verolanuova, con il maggiore Robert Irlandese, tre squadre dei Vigili del fuoco da Brescia e Verolanuova, tre ambulanze, un'automedica e l'elisoccorso.
Il primo intervento
Il sindaco: «Strage sfiorata»
Sul posto è stato chiamato anche il sindaco di Azzano Mella, Matteo Ferrari. «Una scena straziante: fortunatamente i feriti sono tutti lievi, ma il pensiero che mi insegue è che poteva essere una strage se il bus fosse finito nella roggia dall’altro lato della strada. Ad assistere i ragazzi anche un agricoltore della zona. Si è prodigato con i primi volontari. Ha aiutato ad uscire dal mezzo rovesciato e si è commosso con noi. Ora è il tempo delle indagini e dei controlli. Prima di buttare responsabilità su chicchessia aspettiamo gli atti e gli accertamenti. È stata una strage sfiorata e anche per questo ringraziamo l’autista della sua prontezza».
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