Economia

Protesta fuori dalla Gianetti contro il rischio licenziamenti

Circa mille persone stanno partecipando alla manifestazione indetta dai sindacati fuori dallo stabilimento di Carpenedolo
GIANETTI, LAVORATORI IN STRADA
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Circa mille persone stanno partecipando alla manifestazione fuori dai cancelli della Gianetti Ruote di Carpenedolo per protestare contro la chiusura dell’azienda, che oltre allo stabilimento bresciano ne conta un altro a Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza.

I sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm chiedono compatti che le delocalizzazioni vengano «punite» dal governo: «Privano il territorio delle loro eccellenze, licenziare in 75 giorni è aberrante. È impensabile chiudere oggi senza motivi di crisi». L’azienda è infatti rimasta operativa anche durante il periodo del primo lockdown. 

L’obiettivo annunciato della protesta di questa mattina è il ritiro dei licenziamenti a Carpenedolo e a Ceriano, dove sarebbero 152 (su complessivi 319) i lavoratori in bilico. Ma non solo. I confederali chiedono anche un piano industriale per il sito di Carpenedolo e per la reindustrializzazione di quello di Ceriano Laghetto, e che il Mise si adoperi per favorire una soluzione che tuteli l’occupazione.

  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
  • La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo
    La protesta fuori dalla Gianetti Ruote di Carpenedolo

Nei giorni scorsi sono arrivate le prime lettere di licenziamento per i lavoratori di Ceriano Laghetto della Gianetti Fad Wheels, mentre una dozzina di tute blu dovrebbero essere trasferite in quello bresciano (la chiusura annunciata riguarda la fabbrica brianzola, ma la vertenza coinvolge l’altro insediamento). Il sindacato attende anche l’udienza di domani al Tribunale di Monza per inficiare la procedura di licenziamento collettivo. L’accusa è di non aver rispettato le procedure di consultazione sindacale, come accaduto alla Gkn.

«Ci aspettiamo che il governo intervenga con urgenza e metta in campo gli strumenti necessari per affrontare la fase di transizione industriale del settore automotive e per tenere aperte le fabbriche - ha dichiarato Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil -. Abbiamo manifestato oggi davanti allo stabilimento di Carpenedolo insieme a delegazioni di lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Lombardia in difesa del lavoro e contro i licenziamenti. La Gianetti Ruote è stata la prima azienda che subito dopo lo sblocco dei licenziamenti ha deciso di chiudere lo stabilimento di Ceriano Laghetto in Brianza per ragioni esclusivamente finanziarie licenziando 152 persone. Domani c'è l'udienza contro la Gianetti Ruote sull'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, auspichiamo che come per la Gkn sia riconosciuto il comportamento antisindacale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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