Pontevico, trasporto eccezionale record per il mega condensatore
Tecnicamente è un condensatore di carbammato. Di fatto, uno scambiatore per la produzione di fertilizzanti destinato al Medioriente, secondo indiscrezioni all'Iran. Ma la meta finale è lontana, se si pensa che è partito da Terno d'Isola, nella Bergamasca, la notte del 20 dicembre ed è approdato in queste ore alla Bassa Bresciana. Tredici giorni per meno di cento chilometri.
E stasera il gigantesco condensatore - prodotto dalla bergamasca Fbm Hudson con un lavoro durato due anni - transita nel Bresciano, in particolare a Pontevico, dove attorno alle 22 il tir lungo quasi 80 metri su cui viaggia è atteso nella centrale via XX Settembre.
Il manufatto - peso di circa 800 tonnellate per un valore di 2 milioni di euro secondo fonti di stampa - è condotto su un mega tir composto da due motrici e due rimorchi dell'azienda specializzata in trasporti industriali Marraffa. Al seguito due squadre di tecnici che prima del passaggio provvedono a rimuovere segnaletica verticale, supporti dell'illuminazione e quanto possa intralciare il transito del manufatto, per poi ricollocare tutto al suo posto una volta che il mega tir è passato oltre.
Il condensatore che oggi era a Robecco d'Oglio si stima debba impiegare i pochi chilometri che lo separano da Pontevico in 2 ore. Poi farà rotta verso Cigole, dove si fermerà fino a domani sera. Tortuoso il percorso previsto: lasciata Pontevico, percorrerà la Provinciale fino a Torchiera, di lì proseguirà per Bettolino di Verolanuova, quindi impegnerà la rotonda che consente l'imbocco della strada per San Gervasio (la rotatoria pare il punto più delicato) per approdare da ultimo a Cigole.
Il tir ripartirà domani sera verso il Mantovano (al momento non si conosce l'esatto tracciato), dove sarà imbarcato su una chiatta destinata a Porto Marghera. Da qui, il condensatore prenderà il largo su una nave che farà rotta verso Oriente.
Pare si tratti del più grande trasporto eccezionale in area non marittima del nord Italia mai transitato in zone non marittime, per la cui pianificazione sono serviti 5 mesi. Tanto che a documentare il viaggio c'è anche una troupe di ripresa munita anche di tre droni.
A Pontevico chi ha saputo del passaggio - come il lettore che ci ha cortesemente inviato le foto proposte in questa pagina, scattate nella vicina Robecco d'Oglio - non nasconde qualche preoccupazione, considerato che già due volte in passato, nel 2014 e nel 2017, altri trasporti eccezionali rimasero bloccati tra le case dell'abitato.
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