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Polemica in piscina: «Per le donne islamiche abiti no, burkini sì»

La precisazione arriva dai proprietari del «Prato blu» di Montichiari: «Non è razzismo, si tratta di norme igienico sanitarie»
Una donna indossa il burkini in piscina
Una donna indossa il burkini in piscina
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La premessa a bordo vasca è d’obbligo. «Non è razzismo» viene assicurato. Da Montichiari, dai proprietari del Prato blu, la polemica arriva in rete e viene condivisa da molti gestori di parchi acquatici della provincia.

Riguarda l’abbigliamento da tenere in piscina e precisamente in acqua. Sì ai costumi, ovviamente, ma solo ai costumi. E la precisazione guarda al mondo islamico e alle donne musulmane. Troppe ancora quelle che entrano nelle vasche di strutture pubbliche e private, o pretendono di farlo, indossando gli abiti tradizionali in cotone e non il burkini, il costume il cui nome è l’unione dei termini burqa e bikini, e che copre interamente il corpo, lasciando scoperti solo volto, mani e piedi secondo i dettami dell’Islam. Aspetto fondamentale: è realizzato in un tessuto a norma di legge per poter essere immerso in piscina. Tra Francia e Italia da tempo il burkini è al centro delle polemiche e non più tardi di due settimane fa il sindaco di Monfalcone, la leghista Anna Maria Cisint, ha annunciato di volerlo vietare in spiaggia «Perchè è una pratica - ha detto - che sta determinando sconcerto e che crea insopportabili conseguenze alla salvaguardia del decoro».

In questo caso, a Montichiari, non si parla di vietare il burkini, ma al contrario di obbligarne l’utilizzo per le donne islamiche che intendono rispettare le tradizioni. E che senza saranno allontanate dalle piscine.

«L'integrazione è importantissima ma ormai siamo arrivati al paradosso e siamo veramente stufi di passare per cattivi o ancor peggio per razzisti, solo perchè vogliamo far rispettare le norme igienico sanitarie» viene spiegato dalla struttura Prato blu di Montichiari. E per essere più chiari si punta anche sulle immagini. Con tanto si semaforo. Verde per donne occidentali in costume da bagno e per donne islamiche in burkini, mentre accanto al semaforo rosso ci sono le fotografie di altrettante ragazze - occidentali per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento razzista - che indossano i classici abitini estivi. Che non sono in nylon e quindi non adatti alla piscina.

«Credo che l'immagine sia sufficientemente esplicita, se la condividete, siete i benvenuti, se non siete d'accordo allora non venite al Prato blu» dicono i gestori del parco di Montichiari. «Precisazione» concludono. «L’ok e il no, relativamente all'abbigliamento, valgono per l'entrata in acqua nelle nostre piscine ed anche per l'accesso ai piani vasca delle stesse». 

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