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Papà Venditti: Gabriele si è difeso da un’aggressione

Il rugbista del Calvisano arrestato per una rissa in cui è rimasto ferito un turista tedesco
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Un ragazzo che ha sbagliato, forse sì. Ma la descrizione di un orco violento, questo assolutamente a casa Venditti non va giù. La storia è questa: Gabriele Venditti, ex capitano della Nazionale U20, nuovo acquisto del Calvisano, è agli arresti domiciliari a Roma, nel quartiere Vallerano, una bella zona residenziale vicino all’Eur, in seguito alla denuncia per aggressione nei confronti di un turista tedesco di 22 anni avvenuta a Pescara lo scorso 10 agosto. In un primo momento si era parlato addirittura per il giovane di un ricovero con prognosi riservata. 

A parlare è Dario Venditti, padre del giocatore, chirurgo e docente universitario a Tor Vergata: «Gabriele era in vacanza a Pineto, ospite di un amico - spiega -. La sera i ragazzi si sono recati in uno stabilimento balneare, che fa anche discoteca, dove è nata una discussione. C’erano delle ragazze, forse qualcuno ha fatto un commento di troppo. Fatto sta che all’uscita Gabriele e l’amico sono stati aggrediti, erano solo in due, e si sono difesi. Uno di questi tedeschi è caduto e ha sbattuto la testa, il che gli ha provocato la frattura dell’osso occipitale, dimostrazione che non è stata la violenza di un pugno a provocargli il danno, ma la caduta stessa. Gabriele poi è scappato, inseguito dagli altri. Fermato dalla polizia dopo il fatto, è stato portato al commissariato, non aveva bevuto, è stato medicato per alcune abrasioni e poi mandato a casa. Non voglio sminuire la gravità dei fatti, ma non siamo in presenza di un picchiatore cattivo che chissà cosa ha fatto».

Il turista tedesco è stato ricoverato per qualche giorno, ma poi è stato dimesso ed è tornato in Germania. La famiglia Venditti tramite il proprio legale ha già presentato la richiesta di revoca dei domiciliari. «Gabriele ha passato le prime notti in lacrime - dice il padre -, ma ora non vede l’ora di tornare a Calvisano e riprendere ad allenarsi e fare la vita del giocatore. È stato interrogato ed era così sicuro delle sue ragioni che ha chiesto l’acquisizione delle immagini delle telecamere che purtroppo però non c’erano. Speriamo che si trovi qualche testimone a discarico, quelli finora sentiti erano tutti della parte lesa».

Andrea Moretti, ex giocatore del Calvisano e allenatore della Nazionale U20 che ha avuto Venditti in Accademia, dice che mai il ragazzo aveva dato segno di comportamenti violenti «anzi ci eravamo dati da fare per tenerlo a Parma un’altra stagione, mai un problema, mai una rissa, né dentro al campo, né fuori».

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