Orzinuovi piange Cesare Quaranta, morto per le ustioni 40 giorni dopo l'infortunio
Le fiamme lo avevano investito lo scorso 8 novembre. Ha lottato per 40 giorni in un letto d'ospedale del centro grandi ustionati del Niguarda di Milano. Ma alla fine, sabato, il cuore di Cesare Quaranta, 84enne agricoltore e allevatore in pensione di Barco di Orzinuovi, ha cessato di battere.
È il tragico epilogo di quell'infortunio che si era verificato mentre l'anziano era intento a bruciare alcune ramaglie nel giardino. A quanto ricostruito nell'immediatezza dei fatti, l'uomo pare stesse armeggiando con una tanica di benzina vicino alle fiamme quando si è udito lo scoppio e una fiammata lo ha investito.
Tra i primi a soccorrerlo, la moglie e i vicini di casa, che avevano tentato di togliergli i vestiti già attaccati dalle fiamme per limitare i danni. La consorte stessa era rimasta ustionata nel tentativo di prestargli aiuto.
Poi la corsa in ospedale, il volo al Niguarda di Milano, struttura specializzata per le ustioni di quella gravità. Neppure i medici, tuttavia, hanno potuto scongiurare il più tragico epilogo, quello appunto sopraggiunto sabato.
Quaranta lascia la moglie Anna, le figlie Paola e Simona, i nipoti e il fratello Ascanio. Ieri nella sua Barco l'ultimo saluto all'anziano.
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