Orio e rotte sperimentali, ecco cosa cambia nei cieli bresciani
Più voli nei cieli di Franciacorta e di una fetta di Bassa. Transiti più assidui su Alto Garda e Valtrompia. Così cambia il traffico aereo nel cielo bresciano alla luce della sperimentazione varata dall'aeroporto bergamasco di Orio al Serio che sulla scorta delle esigenze manifestate dal territorio locale ha avviato il 22 giugno alcune sperimentazioni. Quelle che riguardano sentieri di discesa e di uscita degli aerei dalla pista del Caravaggio.
A Bergamo è già polemica e lo stesso sindaco del capoluogo orobico ha invitato ad abbandonare la sperimentazione.
A rendere comprensibile a tutti cosa sta accadendo, ci ha pensato Socialbeat, creatura digitale di una start up bergamasca, Sensitive I/O che ha preso in esame i tracciati radar del sito Flightradar24 e confrontato le giornate del 15, 16 e 17 giugno (pre-sperimentazione) con quelle del 22, 23 e 24 giugno (a sperimentazione avviata).
L'esito è tradotto in mappe leggibili da tutti. Ad impattare nel Bresciano non sono tanto le partenze, quanto gli arrivi. Come si evince anche dalla rappresentazione grafica (clicca qui) la zona a ridosso di Travagliato, l'Ovest e una parte di Franciacorta sono quelle in cui le tracce radar paiono più consistenti dopo la variazione.
Interessante ora sarebbe capire se la fotografia scattata attraverso la elaborazione di una mole immensa di dati (si parla delle tracce di circa 1600 voli) trovi riscontro nelle percezioni di rumore dei residenti bresciani delle aree interessate.
L'oggettività però sembra essere di casa in una realtà come Sensitive I/O, che si occupa di real time analysis e che mira a realizzare strumenti in grado di supportare decisioni umane complesse coniugando la capacità di acquisire enormi quantità di dati in tempo reale da molte sorgenti con algoritmi di intelligenza artificiale.
Già oggi Socialbeat analizza ogni giorno più di 30 milioni di segnali estraendo informazioni di rilievo per i propri utenti in differenti settori: news, social, smart city, opendata e industria 4.0.
«Le mappe che vengono mostrate oggi sono un esempio di come l’utilizzo di queste nuove tecnologie consenta di visualizzare in modo estremamente chiaro e semplice impatti che possono avere ricadute su territori e persone», dichiara Marco Sangalli, a.d. di Sensitive I/O, «offrendo anche a chi si occupa di informazione strumenti in grado di orientarsi nel vasto mondo del data-journalism realtime».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato