Omicidio di Suad Allou, si cerca il cadavere tra Oglio e Mella
Da via Milano ai fiumi che solcano la Bassa bresciana. Là dove la pianura si apre attorno a Seniga, dove viveva il marito di Suad Allou, la 29enne marocchina svanita nel nulla nella notte tra il 3 e il 4 giugno e che la Polizia ritiene sia stata uccisa proprio dal coniuge, il 50enne Abdelmjid El Biti, a pochi giorni dall’udienza per il divorzio.
Le ricerche del corpo della donna, ad oggi mai rinvenuto, si sono spostate lungo il fiume Oglio e il fiume Mella che nella zona hanno la loro confluenza e lungo i cui argini gli investigatori non escludano possano essere stati gettati i resti della donna.
Sommozzatori in acqua, squadre di terra sugli argini e tecnologie di ogni tipo al servizio di squadre dei Vigili del Fuoco arrivate da Brescia, Bergamo e Milano. Proseguono dunque senza sosta le ricerche del cadavere della giovane di casa in via Milano, a Brescia, dove le telecamere di videosorveglianza la riprendono un'ultima volta (quantomeno in vita) la sera del 3 giugno.
Da giorni la Squadra Mobile della Questura e la Polizia Locale di Brescia stanno lavorando per cercare di capire cosa abbia fatto l’uomo dopo che le telecamere del bar nello stesso stabile dove la donna abitava con i due figli lo hanno ripreso caricare un grosso sacco in auto e dove questi possa aver scaricato il suo carico, il corpo senza vita della moglie secondo gli inquirenti. L'uomo al contrario ha sempre negato ogni responsabilità.
Gli agenti stanno verificando i movimenti dell’uomo nelle settimane e nei mesi prima del delitto, alla ricerca di indizi su dove e come possa aver fatto sparire il corpo. Il 50enne da molti anni viveva e lavorava a Seniga e proprio nelle campagne della Bassa si concentrano le ricerche che hanno, da questa settimana, coinvolto anche i Vigili del Fuoco.
Dopo aver installato un posto di comando mobile nei pressi della caserma dei Carabinieri, le diverse squadre hanno scandagliato il fondo del fiume e le rive, percorrendo il corso d’acqua sia verso Ostiano che in senso opposto, sia da terra che con gommoni a motore e pure utilizzando unità da rafting. Per ora senza successo. Verifiche che proseguiranno nella zona almeno fino a sabato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato