Bassa

Omicidio Desirée, isolata la traccia biologica dal giubbino

Un dettaglio importante nell’ambito della nuova inchiesta aperta contro ignoti per omicidio volontario dopo l’esposto del padre della vittima
OMICIDIO DESIREE: LE TRACCE
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Il giubbino che indossava Desirée Piovanelli il giorno che è stata uccisa è ancora presente all’ufficio corpo di reati. E sul  gomito destro è stata isolata la traccia biologica già evidenziata nel 2002, ma mai associata ad un Dna.

Un dettaglio importante nell’ambito della nuova inchiesta aperta dalla Procura di Brescia contro ignoti per omicidio volontario dopo l’esposto del padre della vittima, che è convinto che i quattro condannati in via definitiva non siano gli unici coinvolti nell’uccisione della 14enne ammazzata a coltellate 17 anni fa.

La traccia, «presumibilmente sangue» come scrissero i Ris di Parma in una relazione dell’epoca, al momento non sarà utilizzata, vista la poca quantità di materiale presente. Solo nuovi sviluppi delle indagini potrebbero spingere gli inquirenti a comparare il profilo biologico con quello di un eventuale indiziato.

Non si trova più invece il fazzoletto, anche quello sporco di sangue, recuperato all’interno della Cascina Ermengarda di Leno, con un profilo di sesso maschile diverso dagli arrestati, spiegarono i Ris. Anche in questo caso la traccia non è mai stata presa in considerazione.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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