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Omar Rossetti, l’artista che racconta l’atomica sulle sue sneakers

Le scarpe, decorate con un fumetto su Nagasaki e Ebinuma, parteciperanno al Festival del fumetto da Marciapiede di Ome
Rossetti con un paio di sneakers diventate opere d'arte - © www.giornaledibrescia.it
Rossetti con un paio di sneakers diventate opere d'arte - © www.giornaledibrescia.it
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Un vulcano di idee in fermento. Così si può descrivere Omar Rossetti, l’artista di Verolanuova che ha fatto della sua passione di decorare scarpe un’attività - Rototiga Shoes - e una vera e propria arte.

L’opera del momento? Un paio di sneakers, pezzo unico, alle quali sta lavorando decorandole con una storia a fumetti (la sua prima) dedicata alla bomba atomica di Nagasaki e a Masayuki Ebinuma.

Il nuovo progetto

Le scarpe, ispirate al Kaki tree project, saranno ufficialmente presentate al festival del Fumetto da Marciapiede di Ome, diretto da Pietro Arrigoni, previsto il 9 e il 10 settembre. Dopo i grandi giocatori del basket, le star del cinema e della musica, il grande telero in versione pop e un paio di calzature dedicate a Tiepolo, Omar sta usando le scarpe da ginnastica per omaggiare l’arte, trasformandole nel supporto narrativo di una storia a fumetti che ha un inizio e una fine.

Le scarpe che raccontano la bomba atomica - © www.giornaledibrescia.it
Le scarpe che raccontano la bomba atomica - © www.giornaledibrescia.it

Il suo intento con la partecipazione all’iniziativa di Ome è di rendere la scarpa un mezzo per muoversi e, allo stesso tempo, un pezzo d’arte da indossare e, in questo caso, da leggere. Per la storia Rossetti si è ispirato alla figura di Ebinuma, un arboricoltore residente a Nagasaki, che tempo fa ha cominciato a prendersi cura di un esile albero di kaki sopravvissuto alla bomba atomica del 9 agosto 1945, ridandogli vita e facendo nascere delle pianticelle di seconda generazione.

L’idea

«Per questo progetto mi sono rimesso a studiare un po’ di storia - racconta Omar- conoscevo gli avvenimenti di Nagasaki, ma approfondendo i dettagli mi sono imbattuto in Ebinuma e nella sua storia, quindi ho unito le due cose. Ho creato uno storyboard su carta, dopo aver approfondito anche l’impaginazione del fumetto giapponese, e disegnato la storia sulle scarpe narrando sia la distruzione della bomba che la vita che resiste». Quello che si vede è un mondo cupo, in bianco e nero, ricco di dolore e sofferenza, dove i colori sono banditi. La speranza e la resistenza però trovano spazio nell’arbusto che rinasce, che non a caso è l’unico elemento colorato presente sulle scarpe.

E in futuro? Omar sta ultimando i dettagli per l’evento di Ome, ma è già al lavoro su qualcosa di nuovo. «Accanto alle decorazioni che faccio su richiesta vorrei omaggiare anche l’arte che abbiamo sul territorio e non, e gli artisti che la fanno, attraverso pezzi unici che sono sia scarpe da indossare che opere che valorizzano l’arte e la fanno conoscere». Non a caso Omar sta progettando ora un omaggio uno dei simboli di Brescia- la Vittoria Alata- con un paio di scarpe che vorrebbe esporre proprio accanto alla statua in centro città allo scopo di creare condivisione di spazi tra arte antica e contemporanea.

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