Oltre quindicimila persone hanno festeggiato a Ghedi i cent'anni dell'Aeronautica Militare
Oltre quindicimila visitatori all'interno dell'aereobase di Ghedi per festeggiare il centenario della nascita dell'Aeronautica militare italiana. Una giornata indimenticabile per i militari del Sesto Stormo che per tutto il pomeriggio hanno accolto famiglie con bambini venute da gran parte della provincia e oltre.
In tantissimi hanno approfittato dell'open day per entrare nell'aeroporto, ammirare le livree dei Tornado e dei nuovissimi F35 e provare l'ebrezza di sedersi nella cabina di uno dei velivoli più veloci al mondo.
La giornata di celebrazioni è cominciata alle 8 con l'alzabandiera alla presenza di tutte le autorità civili e militari della provincia di Brescia. Presieduta dal comandante del Sesto Stormo, colonnello Giacomo Lacaita, che durante il suo intervento ha ripercorso la storia dell'aeronautica e deposto una corona d'alloro al monumento celebrativo del centenari, la cerimonia ha poi lasciato spazio dalla visita all’aereobase seguendo un percorso itinerante nell’area espositiva allestita con una mostra statica dei mezzi e dei materiali in dotazione ai Diavoli Rossi. I visitatori sono anche potuti salire nella cabina di un Tornado sezionato utilizzato in queste occasioni.
Il colonnello Lacaita ha ricordato che «la terra bresciana è da sempre legata al volo e la brughiera della Bassa ha ascolto i primi voli pionieristici del secolo scorso. In 100 anni siamo passati dai velivoli di tela agli F35 di quinta generazione».
Per il centenario era presente anche uno stand dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro dedicato all'iniziativa benefica «Un dono dal cielo», i cui proventi saranno devoluti all'istituto fondazione oncologica molecolare Ifom per l'acquisto di macchinari di ultima generazione per la ricerca sul cancro. Inevitabile da parte del colonnello Lacaita un riferimento alla crisi internazionale dovuta alla guerra in ucraina.
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