Odori e rumori: stop alle gare drifting in Fiera a Montichiari
Frastuono e odore: sono le principali ragioni per cui le gare di drifting automobilistico che a volte vengono ospitate in un piazzale al Centro fiera di Montichiari hanno scatenato la reazione dei cittadini residenti nelle vicinanze, i quali, questo fine settimana, hanno lamentato disagi e disturbo.
Ebbene, il sindaco Marco Togni, già da sabato, ha comunicato che non si svolgeranno più. «Oggi ho contattato il Centro Fiera a seguito delle lamentele per il rumore e l’odore di gomma che le auto da drift creano - ha diffuso sabato in una comunicazione, il primo cittadino-. Come Comune non eravamo informati dell’evento. Ho chiesto che questo sia l’ultimo del genere che si fa al Centro Fiera: non è il luogo adeguato. Capisco il disagio e il disturbo e quindi chiedo a tutti gentilmente pazienza per la giornata di domani (ieri, domenica) che sarà l’ultima».
Ciò a fronte delle numerose segnalazioni di residenti nei paraggi, ad esempio nel quartiere Marcolini. Infatti, già nel dicembre 2021, il Comitato del quartiere Marcolini aveva scritto al polo fieristico evidenziando il «frastuono incessante» subito in occasione di questi eventi, il disturbo quindi da inquinamento acustico, appellandosi al diritto alla salute psicofisica. Il Centro fiera aveva raccolto la segnalazione, rispondendo al Comitato e informandolo sul fatto che si stavano valutando le modalità di intervento per ridurre il disagio lamentato.
Poi una segnalazione, al Centro fiera e al Comune, era giunta anche da Legambiente Montichiari: nella lettera risalente a marzo 2022 e riferibile a un evento svoltosi alla fine di febbraio, il circolo aveva fatto presente che «il chiasso causato dai veicoli era chiaramente udibile nelle abitazioni di Montichiari situate sulla sponda sinistra del fiume Chiese, a ridosso del Centro fiera».
Quindi, «ci permettiamo di chiederVi in quale modo si intenda attenuare l’impatto che lo svolgimento delle corse ha sugli abitanti, sia a livello di inquinamento acustico, che atmosferico, dando naturalmente per scontato che tali avvenimenti siano sporadici e non mutino la destinazione urbanistica del parcheggio», scriveva Legambiente.
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