Nutrie: a Quinzano crolla argine dell'Oglio
Venti metri di argine franati nell’Oglio, alberi abbattuti e campi coltivati a mais devastati: a Quinzano è scattato l’allarme nutrie. Con l’estate in molti paesi della Bassa si sono amplificati i danni causati da questi roditori.
Gli ultimi, e per decine di migliaia di euro, riguardano l’azienda agricola «Baselli Angelo & Luigi» della Cascina Sant’Ambrogio. «Una rovina». È disperato Luigi Baselli, il titolare: «Le nutrie ci stanno rovinando. Il fosso che mi serviva per portare l’acqua a circa15 ettari di campi ora è completamente collassato e pieno di terra per colpa di questi animali. Mi hanno impedito di irrigare. Per limitare i danni mi sono recato al Parco Oglio e ho ottenuto il via libera a costruire di tasca mia un ulteriore canale irriguo».
Le perdite economiche causate da questi animali ammontano a decine di migliaia di euro l'anno e dagli agricoltori bassaioli le nutrie sono viste come una calamità: «Stiamo combattendo da anni contro questo flagello che si sta diffondendo sempre più - hanno spiegato alcuni colleghi di Baselli -. Anche lo scorso anno tra strade rifatte, argini ripristinati e coltivazioni divorate, i danni sono stati parecchio ingenti per molti di noi».
Le nutrie scavano cunicoli, deteriorano la struttura delle sponde e fessurano le rogge, provocandone il crollo. L’ultimo censimento svolto dalla Provincia di Brescia ha contato circa 4mila esemplari solo a Quinzano.
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