Nutria uccisa al mercato di Orzinuovi, scoppia la polemica
Una segnalazione inviata mercoledì al comandante dei carabinieri della stazione di Orzinuovi e per conoscenza al comandante della Polizia locale: così il circolo Legambiente Valle dell’Oglio ha voluto stigmatizzare, esprimendo una «condanna senza appello» per l’uccisione a bastonate della nutria che venerdì mattina stava seminando il panico tra le bancarelle del mercato in piazza a Orzinuovi.
La vicenda sui social sta dividendo l’opinione pubblica orceana, tra chi la sminuisce («si tratta dell’uccisione di un roditore pericoloso e invasivo») e chi «difende il diritto alla vita di un animale, che peraltro non doveva essere eliminato in modo così atroce».
L’attacco
Legambiente Valle dell’Oglio non fa sconti: «Al mercato è apparso uno sconosciuto, il quale prima ha preso a calci e poi ucciso a bastonate una nutria davanti al municipio. Tutto ciò e accaduto nonostante le grida inorridite della gente presente. C’è da chiedersi innanzitutto come la nutria possa essere arrivata da sola sul posto. Nella carta dei diritti degli animali si legge che gli animali sono esseri senzienti, dotati pertanto della capacità di provare emozioni positive e negative e che come tali hanno diritto di essere protetti o salvati da situazioni di abuso, abbandono e violenza fisica o emotiva».
Il presidente di Legambiente di Orzinuovi, Franco Ferrandi, aggiunge: «Il nostro circolo vuole ribadire ad alta voce i principi fondati sul diritto all’esistenza di tutte le specie, nel quadro dell’equilibrio naturale. Da qui l’augurio che le forze dell’ordine riescano a risalire all’autore del terribile gesto, in modo che risponda delle sofferenze causate al povero animale che non aveva fatto nulla di male».
Alle proteste si sono uniti anche i rappresentanti di Lndc animal protection. «Questi animali sono costantemente perseguitati dalle Regioni perché accusati, da decenni, di creare danni agli argini dei fiumi - ha affermato la presidente Piera Rosati -. Ma nulla può giustificare l’aggressività e la violenza con cui quest’uomo ha massacrato un animale indifeso. È necessario che chiunque eserciti atti di tale brutalità verso qualunque animale sia punito dalla legge in modo esemplare, perché la pena possa essere un concreto deterrente».
Indiscrezioni
Stando alle prime indiscrezioni, l’uomo potrebbe essere un operatore faunistico, autorizzato alla cattura e alla soppressione della nutria, secondo il piano regionale di eradicazione e contenimento di questo animale, ritenuto «una specie nociva, invasiva, dannosa per l’agricoltura, per la salute e minacciosa per la biodiversità». Il sindaco Gianpietro Maffoni preferisce non rilasciare dichiarazioni: «Non voglio sprecare del tempo a discutere di questo argomento, in quanto già al vaglio degli organi competenti».
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