Bassa

Nuovo raid ad Alfianello: i vandali tagliano le gomme alle auto

L’episodio nel giorno della Vigilia in centro al paese. «Non si può andare avanti così»
Ruote a terra dopo il passaggio dei vandali - © www.giornaledibrescia.it
Ruote a terra dopo il passaggio dei vandali - © www.giornaledibrescia.it
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Ennesimo raid ad Alfianello, i vandali tornano a colpire proprio la notte della Vigilia di Natale. Cresce la preoccupazione in paese. Il nuovo episodio ha visto questa volta ignoti che hanno tagliato le gomme ad alcune macchine in centro al paese, zona via Mazzini: pare che tra queste ci sia anche l’auto di una dipendente comunale.

Dopo aver deturpato tutti gli speedcheck del paese, imbrattato i muri della casa di un’altra dipendente comunale e in ultimo, circa un paio di settimana fa, aver profanato la tomba di famiglia del sindaco Matteo Zani, la notte del 24 dicembre alcuni malintenzionati hanno agito lacerando le gomme di alcune vetture in sosta.

«Continui gesti che mettono l’intera comunità in apprensione - questo il commento di alcuni residenti, visibilmente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare in paese - si pensava che con l’ignobile atto vandalico al cimitero, perpetrato contro la lapide della famiglia del nostro sindaco, si fosse raggiunto il culmine e invece gli episodi continuano e non accennano a fermarsi».

Ma quello di tagliare le gomme delle auto era un gesto che ignoti avevano già messo in atto tempo prima e allora, tra le vittime dei vandali, era finita anche l’automobile di un medico di base in pensione. Il dottore si era infatti ritrovato oltre alle ruote bucate anche la carrozzeria imbrattata.

«Speriamo - raccontano alcuni anziani del paese - che le forze dell’ordine, anche tramite il sistema di videosorveglianza, trovino i colpevoli e li assicurino una volta per tutte alla giustizia. Questi atti devono finire, non si può andare avanti così». Un malumore generale e preoccupazione che chi ha commesso questi atti vandalici possa continuare e colpire anche altri residenti.

Forse per questo sentimento alcuni giorni fa è stata appeso un cartello, subito tolto, affisso alla ringhiera del camposanto che conteneva un ammonimento rivolto agli autori dei continui raid: «Sai che le tue vendette costano anche noi, pirla».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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