Nuova viabilità in via Gramsci a Bagnolo: c’è l’«ok» del Tar
È stata giudicata ragionevole la decisione dell’Amministrazione comunale di Bagnolo di spostare parte del traffico pesante su via Urne, limitandone il transito su via Gramsci. Questo il giudizio al quale è arrivato il Tar respingendo il ricorso presentato quattro anni fa dal Comitato traffico bagnolese, il Ctb, contro l’ordinanza del Comune che rimodulava la viabilità, una volta deciso di impedire su via Gramsci il transito dei mezzi pesanti in arrivo dalla città e diretti verso Manerbio e Cremona.
La questione di via Gramsci si trascina da anni e risale già al primo mandato amministrativo del sindaco Cristina Almici l’intenzione di risolvere in parte l’annoso problema.
Il percorso. Asse viaria fondamentale, che attraversa il centro abitato e presenta ridotte dimensioni, via Gramsci era già stata all’attenzione di precedenti Amministrazioni. Concretamente poi, dal 2011, si è studiato il modo per arrivare al dunque. Prima tappa: alleggerimento del traffico su via Gramsci. Seconda: intervento di manutenzione straordinaria dell’arteria con rifacimento dei marciapiedi e allargamento, dove possibile, dell’angusta carreggiata. Terzo momento: puntare comunque, in un quadro complessivo di viabilità sostenibile, sulla realizzazione della bretella che, congiungendo la provinciale di Leno e la statale in direzione Manerbio, permetterebbe di deviare il più possibile dall’abitato tutto il traffico in attraversamento del paese. In attesa della bretella, però, sistemando comunque via Gramsci, l’unica alternativa possibile era quella di far transitare parte del traffico pesante da via Urne, a sud del paese, con sbocco sull’ex 45 bis.
La querelle. Contro un simile provvedimento si erano riuniti in comitato alcuni bagnolesi della zona di via Urne, ricorrendo al Tar contro le decisioni prese dall’Amministrazione in fatto di viabilità, alternativa appunto a via Gramsci. Il pronunciamento del Tar è arrivato a distanza di 4 anni dopo che uno studio della Provincia aveva suggerito modifiche strutturali e di segnaletica nella zona di via Urne. Alla conclusione, il Tar ha fatto presente che rispetto a quelle adottate non vi erano soluzioni alternative praticabili con minori rischi e disagi. Il rimedio ultimo sarà comunque la bretella che forse sta venendo alla luce dopo oltre un ventennio di belle intenzioni. Prima della fine di giugno la Provincia affiderà la progettazione dell’opera a Centro Padane, con affidamento diretto visto che si tratta di una società a partecipazione pubblica. Si arriverà entro la fine dell’anno alla progettazione esecutiva e all’assegnazione dei lavori, che prenderanno il via all’inizio del 2020 e si concluderanno entro il 2021.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato