Non risponde al telefono, l’amica chiama i soccorsi e lo salva
Tutto è iniziato ieri mattina, negli uffici della Polizia locale di Ghedi, quando arriva la telefonata di una cittadina nigeriano che abita a Verona. È molto preoccupata: dice che da alcuni giorni non ha notizie di un suo connazionale di 53 anni, che abita a Ghedi. Dice di aver cercato più volte di contattarlo telefonicamente, ma di averlo fatto invano. Il cellulare suona sempre a vuoto. Gli agenti annotano il nome dell’uomo, quindi la via e il numero civico della casa dove abita, poi si recano direttamente sul posto per una verifica. Suona a vuoto anche il campanello. I vicini confermano: non vedono l’uomo da alcuni giorni.
Gli agenti cercano un modo per scoprire qualcosa in più. Uno di loro riesce ad arrampicarsi fino al balcone dell’appartamento e, attraverso una fessura nella tapparella, riesce a scorgere la sagoma di un corpo disteso a terra, immobile. Vista la situazione, gli agenti della Locale passano alle maniere forti e, senza pensarci due volte, sfondano la porta di casa. Appena entrati in casa trovano l’uomo ancora vivo, ma riverso a terra, praticamente immobile, incapace di alzarsi. Chiamano subito i sanitari, che intervengono prontamente: capiscono che quasi sicuramente l’uomo ha avuto un ictus, che di fatto l’ha paralizzato, impedendogli qualsiasi movimento.
Dopo averlo messo in sicurezza, lo caricano sull’ambulanza e lo portano velocemente alla Poliambulanza di Brescia. Al momento non si sa da quanto tempo l’uomo fosse a terra in quelle condizioni: se da minuti, ore o da giorni? Però è vivo.
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