Bassa

Nell'archivio della famiglia Dalai 35 anni di storia di Verolavecchia

Un ricco patrimonio documentale di famiglia è stato donato al Comune
Il frontespizio dell'archivio Dalai - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il frontespizio dell'archivio Dalai - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un archivio privato composto da 13 faldoni, 52 tra fascicoli e sottofascicoli, 450 cartoline, 78 fotografie e migliaia di carte scritte a mano e non solo, che raccontano 35 anni di storia di Verolavecchia. Questo è emerso il patrimonio documentale contenuto nel «Fondo Benemerita maestra Maria Dalai 1902–1936», donato dalla professoressa Marialuisa (Marisa) Dalai all’Amministrazione e accettato, con apposita delibera comunale del novembre 2021, dal Comune di Verolavecchia per essere inserito nell’archivio storico comunale.

I documenti provengono dall’abitazione della famiglia Dalai in Verolavecchia e furono conservati dalla dottoressa Jolanda Tosoni Dalai di Milano, medico, cognata della maestra Maria Dalai e mamma di Marisa. Fu la dottoressa Tosoni a incaricare verso gli anni Ottanta del 1900 la maestra Laura Gozzoli del riordino del materiale, fatto con un metodo non archivistico. Dopo l’analisi del contenuto, ogni singola componente è stata pulita e riordinata dall’archivista Linda Giuzzi che ha seguito l’ordinamento originario della maestra Gozzoli. «Il fondo privato - come è emerso dalle parole di Giuzzi e dei relatori presenti alla presentazione tenutasi nei giorni scorsi - è un importante patrimonio documentale che racconta la vita di una comunità nella sua quotidianità, che merita di essere valorizzato e studiato in quanto è un fondamentale apporto alla memoria e storia del paese».

La maestra elementare Maria Dalai, morta nel 1932 a 56 anni, si impegnò quotidianamente nelle opere umanitarie e caritatevoli per la popolazione di Verolavecchia e di altri paesi, come Verolanuova, Cadignano, Faverzano, Padernello, Quinzano. Agì in comitati, associazioni, patronati, commissariati attivi durante e dopo il periodo bellico, a favore dei soldati (ne è un esempio il comitato per la raccolta della lana per i soldati al fronte) e delle loro famiglie.

Tra i documenti anche alcune lettere con la famiglia del futuro papa Paolo VI, quelle che la maestra scriveva per i soldati al fronte, notizie sull’alluvione che colpì il paese negli anni ’20 e pure una lettera con richiesta di grazia che la Dalai scrisse al re per un soldato del paese che aveva compiuto un reato in stato di ubriachezza. La grazia venne concessa. Il materiale è consultabile, previa richiesta, al Comune a Verolavecchia.

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