Bassa

Nella cava un parcheggio per 4mila auto, ma è abusiva

L’area di 413mila metri quadri è stata sequestrata. Ipotizzate violazioni urbanistiche e ambientali
Dall’alto. La veduta della cava trasformata in parcheggio per migliaia di autovetture
Dall’alto. La veduta della cava trasformata in parcheggio per migliaia di autovetture
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Senza alcun tipo di autorizzazione avevano trasformato una cava in un deposito di auto tra i più grandi della provincia e qui vi stoccavano migliaia di veicoli.

Il maxi sequestro penale di un’area di 413mila metri quadrati nel comune di Ghedi, una superficie parecchio estesa che si trova nell’Ambito territoriale estrattivo 42 al confine con l’aeroporto e il territorio del Comune di Montichiari, è scattato su ordine del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, che ha coordinato le indagini. I sigilli sono stati posti dal Gruppo reati ambientali della Procura della Repubblica, squadra formata da personale della Polizia provinciale e diretta dal commissario Fabio Peluso.

Sono parecchie le violazioni rilevate e contestate, sia a livello urbanistico, di edilizia, sia di carattere ambientale. La cava, nella quale l’attività estrattiva era quasi terminata, era stata adibita a parcheggio da una società terza con sede nel Mantovano. L’azienda in questione, specializzata nella movimentazione di veicoli nuovi e usati a livello nazionale e internazionale, aveva preso in affitto tre quarti dell’intera superficie di 65 ettari e, senza richiedere il cambio di destinazione d’uso, l’aveva trasformata impropriamente in base alle proprie necessità. 

La polizia giudiziaria ha constatato che nell’area in questione, sottoposta a vincoli ambientali molto rigidi, si poteva svolgere solo ed esclusivamente attività estrattiva e null’altro.

Non solo, in prossimità del deposito c’erano anche due tensostrutture, un autolavaggio, alcuni container adibiti anche ad uffici e un gruppo elettrogeno: tutto è stato posto sotto sequestro. Il prosieguo delle indagini ha poi portato a galla anche altre criticità a livello ambientale. Nello specifico sono stati trovati scarichi idrici non autorizzati, al momento fortunatamente non ancora attivi. 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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