Bassa

Nella Bassa si legge di più: crescono utenti e prestiti nelle biblioteche

Da Flero a Pralboino, da Orzinuovi a Fiesse: gli iscritti sono aumentati del 23% e i prestiti del 41% nelle 35 case dei libri
Biblioteca (simbolica) -  © www.giornaledibrescia.it
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Sarà la crisi che incombe, o l’amore per la lettura che trova nuovi adepti. Oppure entrambi. Cresce sempre di più il numero di coloro che si avvalgono dei servizi offerti dalle 35 biblioteche aderenti al sistema bibliotecario Bassa bresciana centrale.

Nello scorso anno sono stati registrati 135.527 prestiti, mentre 13.258 sono stati gli utenti attivi, che hanno frequentato le «case dei libri» del sistema a cui, oltre Manerbio Comune capofila, aderiscono anche quelli di Azzano Mella, Bagnolo Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Borgo San Giacomo, Brandico, Capriano del Colle, Cigole, Corzano, Dello, Fiesse, Flero, Gambara, Gottolengo, Isorella, Leno, Mairano, Milzano, Offlaga, Orzinuovi, Orzivecchi, Pavone del Mella, Pompiano, Poncarale, Pontevico, Pralboino, Quinzano d’Oglio, San Gervasio Bresciano, San Paolo, Seniga, Verolanuova, Verolavecchia, Villachiara e la biblioteca scolastica «Enzia Signorelli», dell’istituto «Cossali» di Orzinuovi.

Rispetto al 2021 gli iscritti sono aumentati complessivamente del 23% e i prestiti del 41%. Nel complesso, i documenti prestati dalle biblioteche associate al Sistema Bbc alla Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese lo scorso anno sono stati 53.052, mentre quelli ricevuti sono stati 53.767; le nuove acquisizioni, anche grazie al contributo straordinario del Ministero della Cultura, sono state complessivamente 22.696.

I libri più letti

Cinque i libri più richiesti, tutti romanzi, di cui ben tre appartenenti alla medesima autrice, la francese Valérie Perrin (che si era piazzata al primo posto quanto a libri presti in prestito anche nel 2021, ndr): «Cambiare l’acqua ai fiori» e «Tre» di Valérie Perrin; «L’inverno dei leoni» di Stefania Auci; ancora la Perrin con «Il quaderno dell’amore perduto»; infine «Finché il caffè è caldo», dello scrittore nipponico Toshikazu Kawaguchi.

«Benché incida ancora la battuta di arresto causata dalla pandemia e dalle conseguenti chiusure e restrizioni - sottolinea il presidente del Sistema bibliotecario Bassa bresciana centrale Fabrizio Bosio, che è anche assessore alla Cultura del Comune di Manerbio -, la situazione, in termini di attività e di operatività, sta finalmente cominciando a tornare al livello pre-pandemico e le biblioteche stanno riacquistando gradualmente il rapporto con l’utenza e le comunità. L’ambizione è comunque quella di tornare ad essere non solo luoghi di custodia e distribuzione del patrimonio documentale, ma luogo di incontro e socializzazione che travalica il prestito librario, a tutto vantaggio dei nostri concittadini».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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