Bassa

Nella Bassa c'è una copia esatta della grotta di Lourdes

Il cimelio è custodito in una residenza privata, in passato Casa di riposo gestita da due sorelle
Struttura e statua sono a grandezza naturale - © www.giornaledibrescia.it
Struttura e statua sono a grandezza naturale - © www.giornaledibrescia.it
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Si entra in un portone sempre aperto a fianco del palazzo di via Marconi, si prende un vicoletto che avanza per qualche decina di metri e sulla destra, poco più avanti, appare... Nel cuore del cuore del paese sorge una copia della grotta di Lourdes, a grandezza naturale. Il cimelio potrebbe essere classificato tra i memorabilia, fra le curiosità che spesso si nascondono tra le pieghe delle borgate della Bassa, ma la sua storia è più ricca di quel che appare.

Oggi la grotta, ben curata anche se ignorata da gran parte della popolazione, sta in fondo al giardino della casa delle sorelle Belussi ma quando venne edificata, era il 1959, quella era la sede della Casa di riposo del paese. A reggerne le sorti erano le sorelle Cesarina e Marietta Mondini, entrambe consacrate nelle Figlie di Sant’Angela Merici. La grotta è una delle loro opere: rispondeva ad una devozione assai diffusa tra le famiglie covatesi ed era una consolazione per gli ospiti anziani. In un periodo nel quale i pellegrinaggi erano rari e di breve raggio, portava Lourdes a chi a Lourdes non avrebbe mai potuto andare.

Ma come edificarla? Tra i molti volontari che davano una mano alle sorelle Mondini c’era anche un giovanissimo loro nipote, Fausto, che frequentava l’Avviamento a Chiari, dove in quegli anni, era insegnante di disegno il prof. Luigi Rocco. Personaggio carismatico, il professore non solo disegnò e progettò l’installazione, ma assieme al giovane Fausto e ad altri volontari, partecipò alla costruzione della grotta in tufo che ancora oggi fa bella mostra.

Mondini, poi divenuto anima di molte iniziative di volontariato in paese, racconta con nostalgia lo spirito di quei tempi: Castelcovati stava iniziando a vivere la sua trasformazione da piccola borgata agricola a terra di muratori e carpentieri.Il paese era povero e nella Casa di riposo venivano assistiti gli anziani rimasti soli e le persone più in difficoltà. Quasi tutto si reggeva grazie alla solidarietà e alla buona volontà.

Poi Castelcovati trovò le risorse per costruire la nuova Casa di riposo, in via S. Antonio. In segno di riconoscenza, alle sorelle Mondini - Marietta era morta nel 1989 e Cesarina nel 1992 - venne dedicato il monumento posto all’ingresso della nuova struttura. Intanto il vecchio edificio era stato venduto. E la grotta di Lourdes è rimasta isolata. Da lì rispunta ora a ricordare lo spirito genuino e solidale di quei tempi, ancora custodito, per chi vorrà riscoprirlo, nel cuore del cuore del borgo.

 

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