Museo Lechi: il restauro diventa un’opera da mettere in mostra
Al Museo Lechi i visitatori possono avere un assaggio del costante lavoro di cura e conservazione che si compie dietro le quinte di una realtà museale: in «mostra» (oltre ai quadri, naturalmente), ci sono anche i lavori di restauro che Laura Piazza, membro del team di Montichiari Musei, sta svolgendo su cornici ottocentesche. Nella prima sala del percorso espositivo è stato allestito un piccolo laboratorio dove i visitatori possono osservare la restauratrice al lavoro e porle domande sull’attività in corso (indicativamente, è presente il mercoledì e venerdì, ma per esserne certi si può chiamare lo 030.9650455).
«L’idea - spiega il direttore di Montichiari Musei Paolo Boifava - nasce dalla volontà di mostrare ai visitatori il costante impegno conservativo all’interno di un museo. Laura Piazza si sta dedicando alle cornici originali di due dipinti di Luigi Basiletti datati 1812 e raffiguranti il ritratto del conte Tommaso Balucanti e della moglie Marianna Cigola insieme ai sei figli. Le cornici infatti presentano perdite di doratura e di parte della decorazione». L’attività è preparatoria all’allestimento di una nuova sala che sarà dedicata alla pittura dell’Ottocento; un progetto che si concretizzerà nei prossimi mesi.
«Oltre alle due opere di Basiletti - prosegue Boifava - nella sala verranno esposti dipinti di Luigi Campini, Silvio Poma, Agostino Ugolini e Domenico Vantini. Inoltre è stato chiesto in prestito un dipinto del bresciano Tommaso Castellini all’Ateneo di Brescia per far conoscere uno dei rari pittori di fiori lombardi dell’Ottocento, noto per aver decorato gli interni eleganti di numerosi palazzi bresciani».
Saranno sette le opere che qui troveranno spazio, molte delle quali oggi non sono esposte. Nel contempo inizierà anche il restauro (affidato a specialisti esterni) di una delle opere destinate alla nuova sala dell’Ottocento, una Madonna col bambino di Domenico Vantini: l’intervento è stato finanziato da un benefattore attraverso l’Art bonus.
«L’idea di Montichiari Musei - commenta il vicesindaco Angela Franzoni - consente di capire che la conservazione del patrimonio culturale richiede lavori costanti. A tal proposito, prezioso è lo strumento dell’Art bonus: abbiamo aderito segnalando alcuni interventi da sostenere. Voglio evidenziare la fortuna di avere nel team Laura Piazza: grazie alla sua preparazione sono possibili interventi importanti, basti pensare all’avviato restauro del soffitto in una sala del Castello (l’intervento sarà concluso tra la primavera e l’autunno, ndr)».
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