Multinazionale del crimine con base operativa a Chiari
Una multinazionale del crimine. Una banda dedita alle slot machine composta da tre kossovari, un macedone e una marocchina, tutti finiti in manette, cui si aggiunge un albanese riuscito a riparare in patria. Gravitavano tutti a Chiari dove i Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda – supportati dai colleghi di Chiari - hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare che ha portato in carcere il pool di stranieri, accusati di aver messo a segno qualcosa come 40 colpi tra febbraio e giugno, ai danni di bar e sale giochi tra il Veneto, la Lombardia (Bresciano in primis), Trentino ed Emilia-Romagna.
A dare impulso all’indagine denominata Las Vegas due distinti furti avvenuti proprio a Peschiera del Garda. I militari sono risaliti ai componenti della banda anche sulla scorta di uno screening mirato tra gli “esperti” del settore: su tutti sono emersi i nomi di due soggetti che erano già stati fermati con 35 kg di monetine nell’auto e arrestati ma successivamente rimessi in libertà.
La batteria di ladri agiva con cautela, spesso dopo aver effettuato sopralluoghi e una volta depredate slot machine e cambiasoldi le abbandonava per strada. Nove i colpi a segno nel bresciano mentre il bottino complessivo ammonterebbe a oltre 180mila euro
Tra gli arrestati anche una donna marocchina, risultata essere la compagnia dell’albanese latitante, cui il gip di Verona contesta anche la detenzione di sostanza stupefacente: gli investigatori, infatti, in casa sua hanno rinvenuto anche un panetto da un etto di hashish.
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