Morire a 14 e 17 anni: l'eccesso di velocità probabile causa
L’auto impazzita che si schianta come un proiettile contro quel collettore idrico che sorge sul ciglio della strada. La struttura in cemento che implode, l’abitacolo dell’auto che al contrario si lacera e scaraventa fuori i ragazzi che si trovavano all’interno.
Tra un lembo d’asfalto e la terra dei campi circostanti, fuori Palosco, nella Bergamasca, mercoledì nel tardo pomeriggio hanno perso la vita due adolescenti, Pietro Joia, 14 anni appena, di casa a Rudiano, e Francesco Gheorghe, 17enne di Pontoglio.
Entrambi di origini rumene sono stati trovati senza vita a terra, sbalzati dall’impatto in un volo fatale. Viaggiavano a bordo di quella Ford Focus con altri tre amici connazionali. Due ragazzini di 16 e 18 anni, Alessandru Costantinescu e Ionel Serban, entrambi di Cividate al Piano, nella Bergamasca, sono finiti in ospedale in condizioni gravissime: entrambi sono ricoverati in rianimazione con prognosi riservata.
Il 24enne che era al volante, invece, pure lui dello stesso paese, è scappato: è corso a casa, benché ferito, e lì lo hanno rintracciato i Carabinieri di Martinengo che lo hanno arrestato: omicidio stradale plurimo e fuga le accuse pesantissime che gli vengono contestate.
Tre comunità in poche ore sono piombate nel dolore: quelle di Rudiano e Pontoglio, dove i due ragazzini morti erano cresciuti, e quella scolastica del Cfp di Chiari che frequentavano entrambe le vittime come pure almeno uno dei feriti.
Al momento le cause del devastante schianto restano al vaglio dei militari dell’Arma: tra le ipotesi battute, la prima è quella dell’eccesso di velocità. La stessa con cui due vite giovanissime sono state spazzate via, senza rimedio.
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