Bassa

Montichiari, per l’ex stadio è tempo di demolizioni

Giù il muro pericolante. Sarà invece ristrutturato l’edificio per le scuole di danza e di archi
Le transenne delimitano l’edificio pericolante - © www.giornaledibrescia.it
Le transenne delimitano l’edificio pericolante - © www.giornaledibrescia.it
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Risoluzione della questione «via Turati», sistemazione dello stabile che ospita la scuola d’archi e la scuola di danza e ampliamento urgente della scuola primaria di via Falcone: sono fra gli interventi per i quali, contestualmente a una variazione di bilancio, l’Amministrazione comunale ha individuato le risorse o il modo di reperirle. Non sono gli unici, ma, certamente, sono fra quelli su cui l’attenzione è concentrata da diverso tempo, dentro e fuori l’aula consiliare. E alcuni di essi saranno coperti con l’avanzo economico, di quasi 800mila euro, derivante dalla mancata realizzazione del progetto «Casa della Musica», voluto e appaltato dal precedente esecutivo e non condiviso dall’attuale. Ciò è stato illustrato nell’ultimo Consiglio comunale dall’assessore ai Lavori pubblici Graziano Bonometti e dal sindaco Marco Togni. Per quanto riguarda via Turati, transennata ormai da tempo: con 100mila euro si ha intenzione di demolire il fabbricato pericolante  che si affaccia sulla via e che fa parte dell’ex stadio Romeo Menti, smaltire l’amianto ancora presente sulla copertura e ricavare una striscia di parcheggi per incrementare quelli della zona, preziosi soprattutto per la presenza, nelle vicinanze, delle scuole.

Verso la rinascita. Invece, per  l’adeguamento dell’edificio che accoglie la scuola di danza e la scuola d’archi ci sono 200mila euro: «Questi spazi vanno resi agibili e l’intervento ricalca la volontà, espressa sin dall’inizio del mandato, di riqualificare il patrimonio che già abbiamo, senza lasciarlo decadere», ha spiegato l’assessore Bonometti. Le due associazioni (assieme alla banda, per cui la questione «sede» è già stata definita da tempo) avrebbero dovuto trovare posto nell’ex biblioteca, una volta trasformata in «Casa della Musica», progetto, appunto, non condiviso dall’esecutivo Togni che, come il nostro giornale aveva già riportato, ha optato per la risoluzione contrattuale con la ditta assegnataria a cui il Comune ha versato 21.500 euro di indennizzo, evitando contenziosi legali. Si è però deciso di agire sulla «casa» attuale dei sodalizi, per garantire loro uno spazio adeguato e «curare» un edificio ubicato in un contesto di pregio: «Il percorso con le associazioni che ci ha condotto sino a qui è stato condiviso - ha evidenziato il sindaco -. Stanno bene dove sono, anche per ragioni logistiche, legate, ad esempio, ai parcheggi e alla possibilità di scaricare e caricare la strumentazione».

Altro nodo delicatissimo per cui si è individuata la strada finanziaria è l’ampliamento della scuola di via Falcone che risulta sempre più urgente. Nel dettaglio, con 610mila euro, l’Amministrazione integrerà le risorse (e manterrà il progetto, senza stravolgerlo, per non tardare ulteriormente i tempi): «Tale impegno verrà invece finanziato con l’implementazione del mutuo già in essere», spiega l’assessore Bonometti. L’adeguamento finanziario in questione è conseguente alla risoluzione bonaria del contratto con la ditta assegnataria che, dopo essersi aggiudicata i lavori sotto la precedente Amministrazione, aveva considerato le risorse pattuite insufficienti.

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