Mille litri di gasolio versato nella Savarona
Di nuovo un «oltraggio» alla Roggia Savarona, l'ennesimo. Stavolta è gasolio agricolo, riconoscibile dalla sua colorazione verde, con conseguenze non ben quantificabili sulla fauna ittica perché la forte corrente della grande massa d'acqua ha impedito di avere un'idea precisa della situazione.
Alcuni pesci morti sono stati segnalati ieri più a valle. Questa volta, però, il responsabile è stato individuato: si tratta di un anziano residente che, prima di rottamare una vecchia cisterna di gasolio, l'ha lavata e svuotato il contenuto nel piazzale di casa. Almeno mille litri di un miscuglio di acqua e gasolio sono quindi scivolati nel tombino.
L'emergenza martedì, nel tardo pomeriggio, quando un passante ha visto tracce iridescenti di olio sul pelo d'acqua della Savarona Vecchia nei pressi della Ponticella che unisce le due zone del paese ed ha avvertito un fortissimo odore di combustibile.
Ha quindi avvisato il comandante della Polizia locale, Sabrina Piacentini: l'intervento è stato immediato, ed è scattata un'operazione che nel giro di alcune ore ha consentito di risalire al responsabile. «È subito risultato evidente - spiega il comandante Piacentini - che la sostanza inquinante fuoriusciva da una condotta del sistema fognario di raccolta delle acque bianche delle vie del centro di Quinzano, tubazione che sbocca appunto nella Savarona in prossimità della Ponticella, nelle vicinanze del laghetto della Peschiera».
Alcuni dipendenti del Comune e la Protezione civile, coordinati da Polizia Locale e dal vicesindaco Andrea Soregaroli, hanno iniziato un capillare controllo della rete di condotti fognari della zona, con l'apertura di numerosi pozzetti d'ispezione. Un percorso a ritroso, a testa in giù nei tombini ad annusare l'eventuale presenza di gasolio, che ha però consentito l'identificazione del responsabile.
Martedì sera è stato impossibile trovare una ditta specializzata disponibile a intervenire, cosa invece che è avvenuta ieri, con la messa in sicurezza della roggia con dei «salsicciotti» che impediscono il deflusso a valle del combustibile, che per dilavamento ha continuato comunque a scendere dalla fognatura. Un'ordinanza del sindaco Maurizio Franzini ha imposto ieri al responsabile dell'inquinamento di prendersi carico di tutti gli interventi di emergenza e bonifica.
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