Mezzi di cantiere rubati, smontati e rivenduti: scoperto il bazar
Betoniere e betonpompe. Mezzi pesanti impiegati nei cantieri per miscelare i componenti del calcestruzzo e per le conseguenti gettate. Camion che costano svariate centinaia di migliaia di euro e che a dispetto delle dimensioni tutt’altro che modeste sono più spesso di quanto non si creda preda di ladri specializzati. Proprio come quelli bloccati dagli uomini della Polstrada di Brescia in un capannone industriale abbandonato dalle parti di Travagliato. Un vero e proprio bazar del settore, in cui gli agenti hanno sorpreso sette persone – un italiano, cinque rumeni e 1 egiziano – intenti a smontare betoniere e betonpompe. Per i sette sono scattate le manette. Per gli inquirenti, l’intento era quello di rivendere i singoli componenti sul mercato dei ricambi usati. Una prassi che doveva andare avanti da parecchio se è vero che nel capannone i poliziotti hanno individuato targhe, telai e pezzi riconducibili ad almeno una decina di mezzi, tutti rubati in varie località del Nord-Est tra aprile e luglio di quest’anno.
A condurre gli agenti in quel capannone finito sotto sequestro assieme a tutto il materiale rinvenuto, è stato un controllo cui è stato sottoposto in A21 un Tir, a bordo del quale, occultato sotto un telone, si trovava un telaio autoportante con cambio, motore e cabina di un’autobetoniera rubata il 30 giugno nel Vicentino. Un modo ritenuto sufficientemente sicuro per far viaggiare pezzi che scottavano. Di lì le indagini hanno consentito di arrivare sino al bazar, l’officina improvvisata in cui i mezzi venivano smontati e così fatti sparire.
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