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Metalli Capra, allarme per le scorie radioattive al Cesio 137

L'azienda è fallita e non si sa chi si occuperà della bonifica del sito di Capriano del Colle. Il tema stasera a Messi a fuoco, su Teletutto
Uno dei pozzi usati per controllare la falda sul Monte Netto - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno dei pozzi usati per controllare la falda sul Monte Netto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il rischio è quello di un caso Caffaro 2. Una bomba ecologica abbandonata sul territorio bresciano. Questo è il possibile destino della discarica della Raffineria Metalli Capra di Capriano del Colle

L'azienda è fallita e nessuno adesso ha titolo per effettuare la bonifica dell'area del Monte Netto. Rispetto alla Caffaro c'è un elemento in più che rende la situazione più inquietante: è ritenuta la più grande discarica radioattiva di Italia con 82500 tonnellate di scorie al Cesio 137 stoccati in un’ex cava usata dall’azienda per raccogliere i rifiuti industriali. 

Materiale che si trova all'interno del parco agricolo Monte Netto, di proprietà di Regione Lombardia. Negli anni scorsi, inoltre, erano state rilevate perdite, con contaminazione dell’ambiente circostante. Dal 2014 le fuoriuscite di percolato sembrano essere terminate, stando alle analisi realizzate attraverso i dodici piezometri collocati attorno al sito per controllare lo stato di salute di acque e terreni, ma è chiaro che bisogna intervenire per evitare futuri problemi. 

Quel che è certo, è che per i viticoltori della zona il danno d'immagine è significativo. L'acqua di falda non viene usata per i vigneti per via delle prescrizioni del disciplinare, che consentono soltanto l'irrigazione con la pioggia per garantire la qualità dell'uva e le contaminazioni degli anni passati non hanno influito sulla produzione. La zona del Monte Netto viene però associata anche alla discarica ed è per questo che anche loro chiedono da tempo una soluzione per il caso Metalli Capra.

La Prefettura, che proprio sul tema ambientale ha attivato un nucleo operativo specifico, nei giorni scorsi ha chiesto l’aiuto del Governo per la messa in sicurezza dell’area, ma i tempi si preannunciano lunghi e non è chiaro chi si accollerà le spese. 

Del tema si parlerà questa sera negli studi di Messi a fuoco, la trasmissione di Teletutto in onda dalle 20.45. In studio con Andrea Cittadini ci sarà il prefetto di Brescia Attilio Visconti, assieme all’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Miriam Cominelli, l’ex presidente di Legambiente e docente universitario Carmine Trecroci e il giornalista Salvatore Montillo. 

 

 

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