Mercato di Carpenedolo verso il trasloco, gli ambulanti sul piede di guerra
Quelle che sembravano solo «voci di corridoio», hanno trovato conferma: l’Amministrazione comunale di Carpenedolo vuole cambiare collocazione al mercato settimanale, e vorrebbe farlo entro il prossimo mese di novembre.
Dal rettilineo di via De Gasperi e via Papa Giovanni XXIII i 55 banchi che lo compongono verrebbero trasferiti nei piazzali antistanti il Mundial ’82 e il bocciodromo di via Verga. Di fatto, come paventato da qualcuno, la sperimentazione già attuata per rispettare le norme anti-contagio nel 2020 (con annesse polemiche) diventerebbe definitiva. Portando, il Comune ne è convinto, non pochi benefici.
«Si aumenta la sicurezza pubblica, si recano meno disagi ai residenti e di tutto ciò ne beneficia anche la viabilità, con la linea degli autobus rimossa dal centro», si legge nella relazione firmata dal sindaco Stefano Tramonti e dal vice Tiziano Zigliani. Un documento che definisce altre linee strategiche.
Prospettive
Ad esempio, nella zona del centro sportivo verrebbe realizzato, durante l’estate, una sorta di corsia preferenziale per favorire l’afflusso dei visitatori. Prevista poi l’istallazione di colonnine per la corrente elettrica, unitamente a vari interventi per rispettare la normativa antincendio.
Eppure questa scelta agli operatori del mercato proprio non va giù. «Così rischia di morire un mercato a valenza storica - scrivono in una lettera spedita in municipio -: siamo qui da 20 anni per sole 7 ore a settimana e, oltre a garantire un lavoro a diverse famiglie, forniamo un servizio prezioso alla popolazione e siamo importante occasione di aggregazione sociale in tempi di disconnessione digitale. Raccoglieremo firme per impedirne il trasloco. Avevamo piuttosto richiesto di accorpare i banchi, laddove si erano creati dei vuoti, invece ci troviamo d’improvviso catapultati altrove. La sicurezza? Senza investimenti onerosi per l’area del Mundial, basterebbe una spesa contenuta per posizionare dei new jersey».
Non ultimo, arrivano critiche anche per la riassegnazione delle concessioni proposta a loro: «Ideata senza coinvolgerci, la planimetria presentata non rispetta l’anzianità di posteggio come prevede la legge regionale - osservano gli ambulanti -. Di più: detto che nessuno ha considerato la difficoltà degli anziani a raggiungere il nuovo sito, qui le entrate e le uscite per i furgoni non sono agevoli. E poi, cosa ne sarebbe di noi durante le varie manifestazioni locali (fiere, feste, ndr) con luna-park e tensostrutture che occupano l’area in questione?».
La chiosa non lascia presagire nulla di buono: «Se il Comune decidesse di proseguire su questa strada, non saremmo sorpresi se il paese finisse per restare senza mercato».
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