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Marshall lascia l'Italia: Green Hill è in vendita

La multinazionale, penalizzata da una normativa troppo restrittiva, decide di abbandonare l'Italia e mette in vendita Green Hill
L'allevamento Green Hill dall'alto
L'allevamento Green Hill dall'alto
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Green Hill è in vendita. Ad annunciarlo è la multinazionale americana Marshall, specializzata nella fornitura di prodotti e servizi per la ricerca ad aziende farmaceutiche e Università di tutto il mondo, costretta a interrompere gli investimenti in Italia e mettere in vendita quindi anche l’allevamento di beagle di Montichiari.

L’origine della decisione è da ricercare nel recepimento restrittivo da parte dell'Italia della direttiva europea sulla sperimentazione animale. La direttiva, frutto di una lunga riflessione e confronto con le principali organizzazioni coinvolte nel campo della ricerca, incluse le associazioni animaliste, con lo scopo di dare a tutti i Paesi uguali opportunità di ricerca e soprattutto di armonizzare l'allevamento e l'utilizzo degli animali garantendone il benessere, esclude espressamente che gli Stati membri adottino misure più restrittive di quanto disposto a meno che queste non fossero già in vigore prima del Novembre 2010, come invece ha fatto il nostro Paese con i divieti su allevamento di cani, gatti e primati, test su sostanze d'abuso e xenotrapianti.

Al momento l'Italia ha già ricevuto da Bruxelles la comunicazione di messa in mora. Nel frattempo Marshall, costretta a sospendere l'attività dell'allevamento e a lasciare a casa i dipendenti di Green Hill, ha atteso oltre due anni che l'Italia si allineasse alla normativa europea, come hanno fatto tutti gli altri Stati membri, continuando ad investire anche nel nostro Paese in attesa della dovuta modifica al decreto 26/2014 che, tuttavia, non è ancora stata eseguita. Poichè la situazione non sembra destinata a risolversi in tempi ragionevoli il management di Marshall ha deciso di vendere Green Hill e ad abbandonare l'Italia.

 

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