Bassa

«Marilia uccisa dall'amante perché era incinta»

Il datore di lavoro Claudio Grigoletto è in carcere: mercoledì mattina l'udienza di convalida del fermo. Avrebbe cercato di darle fuoco
Il delitto di Gambara: fermato Claudio Grigoletto
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Mercoledì mattina, alle 9.30 in tribunale, è in calendario l'udienza di convalida del fermo per Claudio Grigoletto, il 32enne titolare della Alpi Aviation do Brasil accusato di aver ucciso Marilia Rodrigues Silva Martins, sua dipendente e - secondo gli inquirenti - sua amante, nonché futura madre di suo figlio. Sarà il gip Francesco Nappo ad esprimersi sulla convalida del provvedimento.
 
Marilia - come ha certificato l'autopsia - era al quinto mese di gravidanza e secondo gli investigatori sarebbe da ricercare proprio nella maternità il movente del delitto: secondo il procuratore reggente di Brescia, Fabio Salamone, l’uomo «aveva la necessità di eliminare quel problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava». Dopo averla strangolata, il 32enne avrebbe poi cercato di farle ingerire dell'acido e di darle fuoco, inscenando poi un incidente manomettendo la caldaia dell'ufficio di Gambara in cui Marilia è stata ritrovata venerdì senza vita.
 
Grigoletto è stato fermato martedì mattina al termine di un lungo interrogatorio durato tutta la notte nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Brescia e poi trasferito in carcere. Come ha spiegato il procuratore di Brescia Fabio Salamone, non ha confessato «ma c’è una situazione indiziaria». «In questo periodo - ha sottolineato Salamone - Grigoletto stava tentando di riordinare i rapporti familiari con la moglie e per questo eliminare la realtà, che fosse il padre del bambino, avrebbe potuto significare salvare il proprio matrimonio».
 
Il fermo per Claudio Grigoletto è stato disposto dal pubblico ministero Ambrogio Cassani per i reati di omicidio aggravato, procurato aborto e tentativo di soppressione di cadavere. Grigoletto, secondo quanto è emerso nella conferenza stampa alla Procura di Brescia, aveva persino tentato di attivare un falso account mail proprio per attribuire ad altri l’intreccio con la 29enne brasiliana. 

 

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