Manerbio, dubbi per il trasferimento di alcuni servizi a Leno
Dubbi e perplessità sulla riorganizzazione, da parte dell’Asst del Garda, della propria offerta sul territorio della Bassa centrale. La ragione delle polemiche sorte in questi giorni risiede nella scelta, che si concretizzerà da questo lunedì, di trasferire al presidio ospedaliero territoriale di Leno anche il servizio di Protesica e lo sportello di Scelta e revoca del medico di base, al momento collocati nel distretto sanitario in via Solferino a Manerbio.
L’ospedale di Leno ospita già uno sportello per la scelta del medico, un poliambulatorio, servizi di riabilitazione specialistica, la neuropsichiatria infantile, la psichiatria, l’ambulatorio vaccinale e certificativo, il servizio ADI e il centro disturbi per le demenze. «L’aggiunta di questi due nuovi servizi - spiegano dall’azienda sanitaria - trova motivazione nella volontà di offrire alla popolazione un servizio più efficiente in termini di tempi di attesa (grazie alla presenza di più sportelli), ma anche di miglioramento della rete informatica e comfort della sede, oltre ad una molteplicità di servizi territoriali nella medesima struttura. In prospettiva è anche prevista l’individuazione a Leno degli spazi per letti di subacuti che all’interno di un presidio ospedaliero trovano la collocazione più ideale».
I dubbi. Ma alla popolazione e agli amministratori la scelta non sembra piacere più di tanto. «Manerbio è centrale in termini di viabilità ed è anche molto più facilmente raggiungibile rispetto a Leno», si lamenta un paziente. Da parte sua l’azienda sottolinea come, «rispetto al trasferimento dei servizi territoriali da Manerbio a Leno», si impegnerà «ad assicurare all’utenza in oggettive condizioni di difficoltà alcune modalità specifiche di raccolta delle eventuali istanze in raccordo con l’autorità comunale e, insieme, anche uno sportello straordinario nel presidio di Manerbio» per aiutare gli utenti nella ricerca di un nuovo medico di base quando si verifica la necessità di cambiarlo in seguito al pensionamento.
Il sindaco. Numerosi dubbi vengono sollevati anche dal sindaco di Manerbio Samuele Alghisi: «Tale scelta penalizzerà i cittadini Manerbio e quelli dei comuni limitrofi dal punto di vista dei trasporti. Per gli anziani che devono approvvigionarsi del materiale fornito dalla Protesica, chiederò quindi alla farmacia comunale di dare un appoggio collaborando con l’azienda sanitaria. Dispiace constatare però che il presidio venga revocato tre mesi dopo aver sottoscritto nuovamente il contratto per la messa a disposizione gratuita degli immobili destinati a tale utilizzo. L’Amministrazione comunale aveva infatti provveduto all’adeguamento e al conferimento in comodato d’uso a gennaio. Per il futuro valuteremo quale sarà la destinazione d’uso di questi immobili». E conclude: «Rinnoviamo comunque la disponibilità a trovare soluzioni condivise con l’Azienda sanitaria».
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