Bassa

Maltrattamenti nella ginnastica, per il gip Stefania Fogliata non può tornare ad allenare

Secondo il giudice per Stefania Fogliata, l'allenatrice di Calcinato accusata di maltrattamenti sulle atlete, sussiste il rischio di recidiva
FOGLIATA NON PUO' ALLENARE
AA

Stefania Fogliata non può tornare ad allenare. Lo ha deciso il gip Francesca Grassani che ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare interdittiva che lo stesso giudice aveva firmato il 18 gennaio nei confronti dell’allenatrice di ginnastica ritmica, fondatrice dell’Accademia Nemesi di Calcinato. La donna è accusata di presunti maltrattamenti fisici e psicologici sulle giovanissime atlete che hanno tra i dieci e i 14 anni.

Le accuse

«Ha trasformato le atlete in automi: dovevano accettare supinamente critiche feroci, insulti gratuiti, invasioni indebite della sfera privata, aggressioni fisiche e nel contempo, essere disposte a rispondere con gratitudine agli apprezzamenti dell’allenatrice» è la ricostruzione degli inquirenti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia dell’allenatrice, venerdì scorso, l’avvocato Giacomo Marini, aveva chiesto l’annullamento della misura di divieto di svolgere la professione di allenatrice e anche la revoca della sospensione cautelare da ogni attività sportiva e federale della Asd Accademia di Ginnastica ritmica Nemesi.

Sulla prima si è pronunciato il gip, per competenza, e non ha cambiato idea. «L’istanza si fonda sull’asserita sopravvenuta mancanza di esigenze cautelari, come apprezzabile dalle attestazioni di stima provenienti dagli utenti della palestra di Calcinato» scrive il gip. Che spiega: «Non si tratta di elementi sintomatici idonei a scalfire il pericolo di reiterazione del reato che in questo caso si fonda sul modus operandi dell’indagata nella sua qualità di insegnante di ginnastica e non può ritenersi circoscritto alle persone offese allo stato evidenziate nel capo di incolpazione provvisorio».

Sull'accademia decide il giudice sportivo

Nella stessa ordinanza il giudice ha invece detto che non è di competenza della giustizia ordinaria stabilire se l’accademia di Calcinato può tornare a svolgere attività sportiva. Lo stop è stato infatti deciso dal giudice sportivo. «La sospensione dell’attività è disposta da altra autorità sulla base di presupposti ignoti ed è comunque un provvedimento autonomo anche con riferimento alla sua efficacia» ricorda il gip nel provvedimento depositato ieri.

Nel frattempo l’allenatrice bresciana di 31 anni ha nuovamente revocato il suo difensore: lo aveva fatto giovedì scorso, alla vigilia dell’interrogatorio di garanzia, con l’avvocato Paolo Botticini e lo ha rifatto anche con il suo successore, l’avvocato del Foro di Roma Giacomo Marini, al quale domenica mattina ha revocato l’incarico. Oggi Stefania Fogliata è intanto attesa a Roma per essere sentita dal procuratore federale che ha aperto un’inchiesta parallela a quella della giustizia ordinaria.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato