Bassa

Malore fatale per un operaio, produzione ferma

Deceduto a 61 anni durante il primo turno. Per rispetto stop alle macchine della Faerch Italy srl di Verolanuova
Sul posto i carabinieri (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Sul posto i carabinieri (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Aveva da poco iniziato il turno di lavoro. Quando ha accusato un malore in fabbrica. Antonio Testa, operaio di lunga data della Faerch Italy srl, l’ex Sirap Gema, azienda che si occupa di imballaggi alimentari con sede a Verolanuova, è deceduto ieri mattina all’età di 61 anni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione, intervenuti in via Circonvallazione, l’uomo, napoletano d’origine ma da anni residente a Verolavecchia, un’ora dopo aver iniziato il primo turno è andato in bagno spiegando ai colleghi di sentirsi poco bene. Non vedendolo ritornare - dopo circa un quarto d’ora - le persone che stavano lavorando insieme a lui si sono preoccupate e sono andate a controllare cosa fosse successo. Antonio Testa era a terra. Ormai senza vita.

Immediata la chiamata al 118. Inutili purtroppo si sono però rivelati i tentativi, da parte dei soccorritori intervenuti sul posto, di rianimarlo. Per il 61enne non c’è stato nulla da fare, il suo cuore non ha più ripreso a battere. «In questi giorni in azienda fa caldo, ma come in molti altri posti di lavoro. E poi la tragedia è avvenuta al mattino presto» hanno riferito alcuni lavoratori ai sindacati.

Produzione ferma

La morte di Antonio Testa ha sconvolto i colleghi e i titolari dell’azienda che hanno deciso di interrompere, per la giornata di ieri, l’attività lavorativa. «In rispetto di Antonio e per la vicinanza a famiglia, parenti, colleghi e amici che hanno lavorato con lui negli ultimi venti anni - si legge nella comunicazione inviata dalla direzione dello stabilimento - l’azienda e le organizzazioni sindacali hanno condiviso la fermata della produzione durante l’intera giornata lavorativa. La produzione riprenderà, come da programma, sabato 26 agosto alle ore 5».

La salma dell’uomo è stata ricomposta nella camera mortuaria della casa del commiato di Pavoni a Verolanuova, e non si conosce ancora la data dei funerali. In molti, colleghi e amici dell’operaio, che hanno affollato la camera ardente già dal pomeriggio di ieri, lo ricordano come «una brava persona», «sempre disponibile» e «un grande lavoratore».

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